Cambia il turismo, ma qual è l’offerta a Senigallia per l’estate 2024? – INTERVISTA AUDIO
Che stagione turistica ci dobbiamo aspettare per quest’estate 2024? come stanno andando le prenotazioni nelle strutture ricettive di Senigallia? Quali ricadute per l’intera vallata dall’organizzazione di eventi turistici come il raduno europeo delle Harley davidson? E’ un modello di evento sostenibile per il nostro territorio? E quali sono i target che la spiaggia di velluto deve cercare di attirare a sé perché l’estate torni a essere un volano per la città? Sono alcune delle domande che ci siamo posti e che di conseguenza abbiamo voluto porre al nostro ospite. Protagonista di oggi di “Venti minuti da Leone” è Alberto Tassi, presidente provinciale di Confesercenti Marche. A lui abbiamo chiesto di farci una panoramica dei prossimi mesi. L’intervista sarà in onda oggi, lunedì 3 giugno, alle ore 13:10 e alle 20; domani, 4 giugno, negli stessi orari e infine domenica 9 a partire dalle 16:50, sempre su Radio Duomo Senigallia (95.2FM). Chi vorrà potrà ascoltarla anche dal player di questo articolo, oppure potrà continuare con la lettura.
Che estate ci dobbiamo aspettare? Come vanno le prenotazioni?
Questo è un anno da valutare attentamente. Rispetto al 2023 abbiamo un ottimo incremento delle prenotazioni. E’ vero che c’era stato l’anno scorso un crollo per via delle alluvioni in Emilia Romagna che avevano avuto ripercussioni psicologiche anche nel senigalliese, nonostante qui non fossero esondati i fiumi. Ora siamo tornati ai livelli pre covid. Rispetto ai numeri, ci sono stati finora aumenti importanti, anche del 40% per qualche albergo, altri sul 10-15%.
I vari eventi organizzati possono essere alla base di questo aumento?
Diciamo di sì. Quest’anno si è cominciato ad anticipare gli eventi. Con il raduno motociclistico si va a riempire giugno che solitamente non è un mese pieno. Questo ci dice che dobbiamo promuovere manifestazioni non soltanto nei mesi estivi, spero che dal 2025-26 si lavori per spostarle da luglio a maggio. Dobbiamo allungare la stagione, assolutamente. Abbiamo possibilità e capacità.
Quali eventi possono permetterlo?
C’è tanta disponibilità sullo sport. Da tempo chiediamo interventi per la pista di atletica che decenni fa portava centinaia di persone da marzo in poi. E poi il turismo congressuale e i parchi tematici. Il raduno motociclistico anch’esso può essere spostato. E devono esserci anche le infrastrutture, compreso un aeroporto che funzioni.
Cosa possiamo importare dalle altre città?
Beh, Jesolo ha avuto una crisi negli anni ‘90 ma si è rialzata favorendo il turismo fuori stagione con eventi sportivi e tante infrastrutture. Ora il risultato è che sta superando Rimini come presenze. Ma la cosa assurda, se uno vuole vederla da questo punto di vista, è che pure l’edilizia ne ha giovato perché alberghi con stagionalità di sei/sette mesi hanno portato i turisti a comprare appartamenti, quindi con benefici per l’intero territorio. Questo modello comporta che il lungomare sia destinato solo agli alberghi. Ed è diventata una delle prime spiagge d’Italia. E’ però una visione d’insieme per far crescere tutta l’economia, indotto compreso.
C’è ancora il modello di turismo familiare per Senigallia?
Ogni mese ha il suo target. Ad aprile ci sono i gruppi che vengono per vedere anche l’entroterra, le scuole, gli atleti. Sono diversi dall’estate, come i gruppi di anziani o le famiglie che vengono tendenzialmente per relax. Ci sono poi fattori nazionali, come il calo demografico che ha portato a una maggiore richiesta di camere singole, ma certo ci sono differenze nell’impatto economico. La famiglia rimane fondamentale ma il turismo è cambiato.
Ma quanti turisti può ospitare Senigallia?
Difficilmente possiamo avere un numero preciso delle sistemazioni totali delle varie strutture ricettive. Sappiamo che ci sono stati forti cali nei campeggi, gli alberghi hanno tenuto ma qualcuno ha chiuso con meno 6mila posti letto. Qualche anni fa eravamo sopra i 20mila posti letto. Tra mercato degli affitti e chiusure delle strutture ricettive, Senigallia ha perso circa mezzo milione di presenze l’anno.
Che conseguenza?
Facciamo semplicemente un conto: dieci euro a turista che si reca in spiaggia, significa circa 5 milioni di euro in meno per attività balneari, bar, ristoranti. Un danno enorme. Alcune zone meno turistiche hanno sofferto meno, ma il dato globale è negativo. Dobbiamo tornare a 30-40 anni fa quando c’era un milione in più di presenze rispetto ad oggi.
Eventi come il raduno Harley Davidson è un modello sostenibile per Senigallia?
Direi di sì, perché ogni mercato ha il suo periodo. Centinaia di migliaia di motociclisti si muovono nei mesi primaverili e per le città balneari significa riempire gli alberghi quando c’è un periodo di minore affluenza, mentre d’estate i ritrovi sono nelle grandi città che nel frattempo si sono svuotate. Io penso che mostrerà com’era Senigallia un tempo, con decine di migliaia di stranieri che consumeranno nei vari locali. Io spero che a maggio si faccia sempre un raduno, anche perché gli stranieri che arrivano qui dall’estero si fermano anche a dormire. Qualche disagio ci sarà ma con tante ricadute per la città, Magari ce ne fossero anche altri di eventi così. Anche perché i clienti degli alberghi sono anche clienti del settore agricolo perché apprezzano i nostri prodotti, generano un indotto importante.
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