Amianto nelle Marche, strage silenziosa
“Una strage silenziosa” l’ha definita la segretaria generale della Uil Marche, Claudia Mazzucchelli. È la questione “amianto”, argomento centrale dell’assemblea regionale della Uil Marche (foto) che si è tenuta a fine luglio scorso ad Ancona alla presenza, tra gli altri, anche della segretaria Uil nazionale Tiziana Bocchi, del responsabile ambiente e amianto della Uil nazionale Antonio Ceglia, del direttore regionale dell’Inps Antonello Crudo, e di Raffaella Compagnoni, in rappresentanza dell’Inail Marche.
Nelle Marche si contano 180 morti ogni anno, 1,22 persone ogni 100mila abitanti sono malate di mesotelioma. Spesso mogli di operai che si sono esposte mentre lavavano le tute da lavoro dei mariti. Il Fondo mesoteliomi non professionali conta 53 denunce di cui 41 accolte, 2 in istruttoria e 10 respinte perché non presentate entro i termini previsti. Oltre 10.700 domande per scivolo pensionistico, “solo” 2.666 sono state accolte mentre sotto il profilo previdenziale esiste una pensione di inabilità ma anche qui i numeri sono molto bassi: in Italia se ne contano 257, di cui appena 3 nelle Marche. Eppure quanto a prevenzione non si parte da zero. “Il censimento dei siti c’è già – ha spiegato Roberto Rimini – andiamo abbastanza bene sulla sorveglianza sanitaria degli ex esposti e abbiamo uno dei primi centri di formazione d’Italia poi però per bonifica e smaltimento, le attività centrali, siamo in forte ritardo.
La Regione si è data tempo fino al 2025 per lanciare il suo Piano di Prevenzione ma ad oggi nessun…
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