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Alluvione: opere attese dalla Regione Marche, i fondi dal governo

Il confronto tra Stefano Bonaccini e Francesco Acquaroli a Senigallia durante l'assemblea di Confindustria
I resti dell'alluvione che ha colpito Senigallia
I resti dell’alluvione che ha colpito Senigallia: in foto via Andrea Costa

Dalle opere per la messa in sicurezza del territorio ai fondi nazionali ed europei per la riduzione del rischio idrogeologico, dal miglioramento dei sistemi di allertamento alla semplificazione normativa e burocratica per velocizzare gli interventi necessari. Queste le priorità del presidente della Regione Marche Francesco Acquaroli, nonché “commissario delegato per gli eventi meteorologici del settembre 2022”, per far ripartire un territorio alluvionato e, con esso, un’intera regione che attende da anni risposte anche sul versante della ricostruzione post sisma 2016. Tante parole ma poca concretezza: questa l’accusa del capogruppo regionale del Partito Democratico Maurizio Mangialardi che indica al governatore di fare meno passerelle mediatiche e più atti utili al territorio senigalliese e vallivo.

Il confronto tra Stefano Bonaccini e Francesco Acquaroli a Senigallia durante l'assemblea di Confindustria
Il confronto tra Stefano Bonaccini e Francesco Acquaroli a Senigallia durante l’assemblea di Confindustria

Nelle valli del Misa e Nevola, ma anche nella zona di Sassoferrato e nell’alto pesarese i danni ammontano ad almeno 2-3 miliardi di euro, senza dimenticare i 12 deceduti e la donna ancora dispersa.

Durante il confronto con il presidente dell’Emilia Romagna Stefano Bonaccini, Acquaroli ha parlato di necessità delle vasche di espansione: di queste opere – tra l’altro molto contestate sotto l’aspetto dell’utilità – una è in fase di ultimazione a Bettolelle mentre sarebbero dovute essere almeno tre; altre due sono invece in fase di progettazione…

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