Alluvione gestita male, il Pd attacca la destra e il governo Acquaroli: «incapace politicamente»
Incapacità politica a gestire l’emergenza, scarse risorse economiche per la ripartenza dei territori alluvionati, ufficio speciale Misa Nevola inutile e nessuna programmazione dei lavori per la sicurezza né concertazione con i sindaci. Sono questi i nodi sollevati dal Partito Democratico regionale che ha attaccato la giunta Acquaroli per la gestione dell’emergenza relativa all’alluvione che ha devastato le province di Ancona e Pesaro Urbino il 15 settembre 2022. Gestione di cui, secondo i dem, si vedono pochi risultati mentre il tempo passa inesorabile.
A sollevare questi temi ci ha pensato il deputato ascolano del Pd Augusto Curti, secondo il quale il governo regionale non sta gestendo con capacità la situazione. «E’ evidente che i 400 milioni sono pochi e, inoltre, arriveranno divisi su più anni: non possono bastare». Curti sottolinea come la giunta regionale non sappia nemmeno cosa sia successo e che quindi rimanga difficile capire le priorità e programmare le opere di messa in sicurezza. «Senza contare che le risorse oggi a disposizione, pur essendo poche, rischiano di non poter essere adeguatamente utilizzate perché manca il personale per farlo, sia nei comuni che nell’ufficio speciale Misa Nevola di cui è stata apposta solo la targa sulla porta. Questo governo regionale ha poi sottovalutato anche lo sviluppo economico e sociale futuro di queste zone».
Nella sede del Pd di Senigallia (Ancona) è intervenuto anche il capogruppo Pd in consiglio regionale Maurizio Mangialardi, affiancato dai colleghi Antonio Mastrovincenzo e Manuela Bora. «Tanta propaganda e poca concretezza da parte della destra. Fino al 2022, il governo Acquaroli ha messo a disposizione per la vallata solo 300 mila euro, mentre noi avevamo lasciato il piano d’assetto che metteva in fila priorità, risorse e opere. La vicenda è stata gestita con immensa superficialità, le risorse dirottate e le nostre proposte restano inascoltate». Tra queste c’era la richiesta di un coordinamento tra i comuni, ma «hanno preferito muoversi a macchia di leopardo».
La segretaria regionale del Pd Marche Chantal Bomprezzi ha posto l’accento invece sui continui slogan della destra, come in campagna elettorale. «Qui mancano non solo la concertazione con gli amministratori ma anche la trasparenza sui fatti e la quantificazione dei danni. L’atteggiamento del Pd si è dimostrato invece molto propositivo».
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