Alluvione del 2022, svolta l’udienza preliminare: circa 300 parti civili
Circa 300 cittadini, imprese e associazioni si sono costituite parti civili nell’udienza preliminare sull’alluvione del 15 settembre 2022. Ma sono migliaia le realtà imprenditoriali e le famiglie danneggiate dagli eventi di due anni fa. Una discrepanza che ancora in molti non si spiegano, che era stata largamente anticipata dalle associazioni di consumatori. Eppure questo è avvenuto nella mattina di oggi, 4 dicembre 2024, al tribunale de L’Aquila davanti alla gip Guendalina Buccella che valuterà la situazione entro marzo prossimo.
Il drammatico evento causò la morte di 13 persone – tra cui un’adolescente e un bambino piccolo e una donna trascinata fino al Gargano e ritrovata due mesi dopo – e danni per circa 2 miliardi di euro. Interessò nove comuni dall’alto pesarese fino alla costa senigalliese passando per le valli del Burano, Cesano, Nevola e Misa dove venne seminata morte e distruzione.
Dopo due anni il processo di fatto deve ancora partire: ci sono 22 indagati tra funzionari e tecnici di Regione Marche, Provincia di Ancona, Consorzio di Bonifica Marche e Comune di Serra de’ Conti, per reati che vanno, a vario titolo, dall’omicidio colposo plurimo all’inondazione. La procura aquilana – ad Ancona c’è un magistrato danneggiato anch’egli dall’alluvione – ha ipotizzato che per colpa di una serie di negligenze e omissioni, si crearono le condizioni adatte perché i fiumi potessero uscire dagli argini e travolgere piante, automobili, persone, invadere abitazioni e aziende. Comportamenti su cui si vuole fare piena chiarezza, come la mancata rimozione di alberi e detriti dal letto dei fiumi ma anche la realizzazione non a norma del ponte Angeli dell’8 dicembre 2018, costruito in sostituzione del ponte II Giugno alluvionato 8 anni prima.
Tra le parti civili si sono costituite innanzitutto le famiglie delle vittime, tra cui il papà del piccolo Mattia di 8 anni travolto dalla piena a Serra de’ Conti, ma anche decine e decine di cittadini e imprenditori danneggiati dall’esondazione dei fiumi in nove comuni. Centinaia di partiti civili, migliaia di alluvionati. Al loro fianco anche l’unione nazionale consumatori (Unc), il Codacons e la società italiana di geologia ambientale (Sigea), mentre mancano i comuni alluvionati e la regione Marche. Costituzioni che verranno valutate nella prossima udienza fissata per il 12 marzo 2025.
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