Alluvione 2014, prescritta la maggior parte delle accuse
In merito all’alluvione di Senigallia del 2014, si andrà avanti solo per uno dei vari reati contestati. Lo ha stabilito il 2 marzo scorso la gup del tribunale de L’Aquila, Guendalina Buccella, che ha riconosciuto la prescrizione per la maggior parte delle accuse che andavano, a vario titolo, dal pluriomicidio colposo alle lesioni, dall’omissione di atti d’ufficio fino al falso, mosse nei confronti di otto persone. Tra queste i due ex sindaci Luana Angeloni e Maurizio Mangialardi.
Prescritta la maggior parte dei capi d’imputazione, il 9 giugno prossimo nelle aule abruzzesi si affronterà l’unica ipotesi di reato rimasta in piedi, inondazione colposa. Per quanto riguarda infine l’abuso d’ufficio ipotizzato in merito alla vicenda PercorriMisa, il tracciato cicloturistico che dovrebbe permettere di svolgere anche funzioni di guardiania del fiume Misa, la sentenza durante l’udienza preliminare è di non luogo a procedere perché nel frattempo la legge è stata modificata.
La decisione ha lasciato, com’era prevedibile, una scia di commenti dietro di sé. L’ex primo cittadino, oggi capogruppo Pd in Regione mostra soddisfazione per una «verità che sta finalmente emergendo». La contestazione arriva invece dal coordinamento dei Comitati Alluvione Maggio 2014 che esorta a non cantare vittoria e a portare più rispetto per i cittadini…
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