Alluvionate attività commerciali e negozi. Brunelli: «Non so se restare qui»
Danni ingenti alle attività economiche di tutta la vallata del Misa e Nevola. A distanza di tre settimane dall’alluvione che ha sconvolto interi comuni, la conta dei danni si fa sempre più alta, almeno due miliardi di euro, ma c’è già chi sta pensando di cambiare zona per la propria impresa. È il caso del maestro gelatiere Paolo Brunelli, la cui attività con sede in via Carducci (l’altra è a Marzocca), a due passi dal ponte degli Angeli, è stata allagata dall’acqua e dal fango fuoriusciti dal letto del fiume Misa. «Siamo al lavoro da giorni, abbiamo danni ingenti e stiamo cercando di capire se riusciamo a recuperare qualcosa, ma la vedo dura. E prima della prossima primavera non credo sarà possibile riaprire».
Queste le prime parole di chi, amareggiato, si è visto rovinare tutto il progetto su cui sta lavorando da anni. L’acqua è entrata fino a oltre un metro dentro il negozio, che si trova a piano terra in una strada leggermente ribassata rispetto al ponte che ha favorito la tracimazione. Quello che ne è derivato è solo danneggiamento, di tutto: la vetrata d’ingresso è stata praticamente sfondata; all’interno l’arredamento e il mobilio sono da buttare, persino il pavimento in legno subirà fine analoga. Ma soprattutto c’erano i macchinari e i frigoriferi che servivano per produrre e conservare i gelati e i dolci rinomati in tutta Italia. «Non abbiamo fatto ancora una conta precisa dei danni ma, in base a una prima stima, credo che saremo tra i 150 e i 200 mila euro di danni. A cui si aggiungono i mancati incassi: non penso che si riuscirà a sistemare nelle prossime settimane, serviranno mesi, probabilmente solo in primavera potremo riaprire. E non è detto che…
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