Corinaldo, tari ridotta non a tutte le imprese: polemica in consiglio comunale
È botta e risposta tra la maggioranza e le minoranze consiliari sul provvedimento che ha ridotto la tari a molte realtà economiche corinaldesi. Ma anche sull’atteggiamento più o meno dialettico c’è un rimpallo di responsabilità che ha acceso un po’ i toni, sia durante i lavori consiliari, sia sulla stampa. Nella seduta del consiglio comunale del 30 luglio, convocato in sessione straordinaria, la maggioranza ha proposto e approvato, con i suoi soli voti, di dimezzare la tassa Tari sulle utenze non domestiche. Un provvedimento preso con rapidità, prima che gli uffici comunali procedessero con l’invio degli avvisi di pagamento.
La motivazione, spiegata in consiglio dall’assessora Sara Bettini, verteva sul fatto che era urgente usare per la tari questi fondi covid lasciati dalla precedente amministrazione Principi, pena la restituzione. «Da qui la necessità di accelerare i passaggi anche per il momento di incertezza nazionale che non ci porta ad essere tranquilli. E’ stato chiesto un ulteriore sforzo da parte degli uffici comunali perché hanno fatto di tutto per far si che, con questa approvazione, le utenze non domestiche ricevano questo sgravio» hanno spiegato dal gruppo consiliare di maggioranza “Guardare Oltre”. La proposta porterà un beneficio economico a circa 300 attività economiche di Corinaldo, in sostanza alla quasi totalità. Un beneficio su cui si sono astenute le consigliere di Voce Comune per Corinaldo, mentre ha votato contro il rappresentante di Corinaldo Civitas, e ciò ha fatto parlare la maggioranza di atteggiamento da campagna elettorale. «Auspichiamo che con il passare del tempo i consiglieri di minoranza assumano un atteggiamento costruttivo nell’interesse di tutta la comunità corinaldese» hanno poi concluso.
Non si è fatta attendere la replica di Corinaldo Civitas che critica innanzitutto la strategia di attaccare le minoranze, e che poi entra anche nel merito della proposta. «La maggioranza – spiega il consigliere Raffaele Sebastianelli – ha deliberato l’utilizzo di parte del fondo covid per tagliare l’imposta Tari dovuta dalle imprese, azione che potrebbe risultare lodevole ai più, ma che presenta innumerevoli errori. In via esplicativa evidenziamo che l’utilizzo di oltre 100.000 euro del fondo covid, di questa parte residua, per il taglio della tari agevolerà si le imprese, ma non tutte le imprese, restano fuori quelle che non usufruiscono del servizio raccolta rifiuti e questa operazione rappresenta una discriminante ed una forma di disuguaglianza sociale. Va inoltre detto che con altra destinazione il fondo può essere utilizzato fino ed entro il 31 dicembre. Il nostro punto di vista prevedeva l’utilizzo del fondo a beneficio delle imprese, di tutte le imprese attraverso un bando». Secondo Sebastianelli sarebbe stato più opportuno «lavorarci un po’ di più, perderci un po’ più di tempo, fare un bando in maniera che tutte le imprese a propria scelta ed autodeterminazione potevano chiedere di accedere a tale beneficio». Insomma, per Corinaldo Civitas bisognava attendere e studiare una misura che includesse tutte le attività economiche del paese.
Stesso parere del gruppo consiliare “Voce Comune per Corinaldo” che in una successiva nota stampa riporta come «l’atto proposto dalla maggioranza» fosse di per sé «una semplice ripetizione ed estensione di quanto fatto dalla precedente amministrazione comunale», grazie alla quale nelle casse comunali era a disposizione un fondo da 150 mila euro. «E’ il percorso e non l’azione in sé che ha dettato la nostra astensione in consiglio: riteniamo infatti che la rapida misura individuata dal gruppo Guardare Oltre, dovesse essere prima condivisa con le attività produttive, magari attraverso un tavolo di lavoro con le associazioni di categoria le quali avrebbero indicato le loro reali esigenze del momento. Tale passaggio avrebbe permesso di capire se, anche in questa seconda metà dell’anno, la proposta legata alla tari era effettivamente la misura più efficace (studiando magari modalità diverse e più inclusive visto che attualmente si vanno ad escludere le attività che non usufruiscono della raccolta rifiuti porta a porta) oppure se vi erano altri bisogni a cui rispondere. C’è di più: in mancanza di questi approfondimenti la proposta poteva essere già inserita nella variazione votata appena dieci giorni prima».
Entrambi i gruppi di minoranza hanno poi replicato a Guardare Oltre circa l’atteggiamento costruttivo tenuto dai propri rappresentanti in consiglio. «La minoranza ha assunto sempre un atteggiamento propositivo e costruttivo – spiega Sebastianelli – e proporre una destinazione diversa dei fondi covid ne rappresenta un esempio, proposte vagliate, pensate e portate all’attenzione della maggioranza per risolvere le esigenze e gli interessi di tutti i concittadini (non di quasi tutti)».
Così anche Voce Comune: «Se c’è un aspetto su cui abbiamo cercato di essere chiari fin dall’inizio di questa consiliatura è l’atteggiamento costruttivo, volto a fare l’interesse della comunità. Proprio per questo non abbiamo ostacolato i lavori consiliari, nonostante la convocazione quantomeno irrituale, della seduta del 30 luglio scorso: lacunosa su alcuni punti che, come recita il regolamento comunale, devono essere sempre inseriti nell’ordine del giorno. Con grande senso di responsabilità, nonostante l’errore, abbiamo permesso il normale svolgimento della seduta». «Sempre sulla strada dell’interesse collettivo abbiamo inoltre proposto alla maggioranza un’azione permanente e concreta: l’istituzione di un forum annuale di comunità per la crescita (F.A.C.) che metta al centro il dialogo con le imprese. Non ci si può certo accusare – concludono Giorgia Fabri, Lucia Giraldi e Morena Maori – di non aver assunto “un atteggiamento costruttivo nell’interesse di tutta la comunità corinaldese”, abbiamo il nostro ruolo in consiglio e desideriamo interpretarlo al meglio. Noi cerchiamo davvero di guardare oltre, nel concreto, non solo a parole».