Madre Teresa: sessant’anni di fedeltà nell’ordine benedettino
I fedeli che si recano a pregare presso la chiesina dedicata a Santa Cristina, in Senigallia, hanno familiarità con il sorriso accogliente di Madre Teresa Babetto. Un sorriso che mantiene inalterata negli anni la sua freschezza e che sabato scorso, 6 agosto, si è fatto ancora più radioso. In quel giorno infatti Madre Teresa ha festeggiato un evento speciale, il sessantesimo anniversario della Professione perpetua.
Con la semplicità che la contraddistingue, la religiosa ha desiderato che la ricorrenza si svolgesse senza clamore, nell’intimità del monastero benedettino di cui è badessa e dove è stata avvolta dall’affetto delle consorelle e dell’amata sorella Maria. I nipoti, Miriam e Benedetto, venuti a Senigallia per l’occasione hanno allietato l’avvenimento unendosi agli amici di Madre Teresa.
La Santa Messa, presieduta dal vescovo Franco Manenti ha visto la partecipazione dei concelebranti: il vescovo emerito Giuseppe Orlandoni, e i sacerdoti don Domenico Pasquini e don Alfredo Pasquali, coadiuvati dal diacono Giuseppe Vita che non ha fatto mancare la sua fedele presenza al servizio liturgico presso il monastero.
Le toccanti parole dell’omelia pronunciata dal vescovo sono scaturite dal brano evangelico della festa liturgica della Trasfigurazione del Signore; due in particolare gli aspetti da sottolineare: la preghiera trasforma Gesù e la vita perché fa emergere la nostra identità; l’ascolto di Gesù e della Parola di Dio sono gli aspetti che qualificano il cristiano, colui che è consapevole di essere figlio amato nonostante le “incrostazioni” della vita.
Questi aspetti sono vissuti in modo particolare nella vita monastica connotata dalla preghiera e dalla meditazione della Parola del Signore. Dalla preghiera, dallo stare con Gesù scaturisce quel sorriso di Madre Teresa che illumina anche le giornate buie. Questo monastero benedettino è un luogo privilegiato per la preghiera alla presenza di Gesù Eucaristia che è sempre esposto per l’adorazione perpetua, e dunque qui risuonano con un’eco particolare le parole pronunciate dal vescovo nell’omelia dedicata alla Trasfigurazione.
Dopo l’omelia Madre Teresa, ha ringraziato Dio con gioia per il dono di essere giunta a questo speciale traguardo e poi con la voce trepidante di emozione si è unita alla consorelle per il rinnovo delle promesse dei voti di consacrazione. Al termine della distribuzione dell’Eucaristia don Domenico ha dato lettura della Benedizione Apostolica del Santo Padre.
Infine nel generale clima di gioia parenti, amici e adoratori dell’Eucaristia convenuti alla Santa Messa hanno salutato calorosamente Madre Teresa.
Pieni di gioia e gratitudine ci uniamo alle parole pronunciate dal nostro vescovo: “Un grande grazie al Signore per il dono del suo amore, per il dono della vocazione a Madre Teresa, per le vocazioni alla vita consacrata”. Grazie davvero Madre Teresa, per quel tuo sorriso luminoso che ci fa desiderare di stare di più con Gesù.
Marina Mancini