Magari è colpa di qualche bevanda ghiacciata, ma la politica italiana ha un nuovo attacco di maldipancia. La prossima fine della legislatura, il 23 marzo 2023 spinge i partiti a posizionarsi a favor di elettorato, alzando bandiere e barricate per qualche voto in più. Il povero Draghi cerca di limitare i danni e di tenere insieme i cocci per poter varare i provvedimenti necessari all’attuazione del Pnrr e dai miliarducci che ne derivano. Fortunatamente ha un asso nella manica, anzi una data: il 24 settembre 2022. Prima di quella data non scatteranno i vitalizi per deputati e senatori. Scommettiamo?