La città simbolo di questa guerra crudele e fratricida, scatenata dalla malvagità umana imbevuta di desiderio di potere, è Mariupol, la Città di Maria, praticamente “ridotta in cenere” per usare l’espressione del presidente Zelensky. Ecco un messaggio proveniente dagli scantinati di Mariupol: “Ci sono 28 persone al piano terra, nel corridoio, sotto le scale. Abbiamo anche una Madonna con un bambino in cantina. E’ la figlia di una mia amica con un bambino nato il primo marzo. Intorno le bombe, il fuoco e la morte; dentro la fame, la sporcizia e la paura.” Per favore, Maria, chiama Giuseppe e digli di portare in salvo tutti, magari non in Egitto, che non mi sembra tanto sicuro nemmeno lì.