Vertenza Caterpillar, tre diocesi insieme per la dignità dei lavoratori e del lavoro
Venerdì 21 Gennaio scorso, mentre la delegazione dei lavoratori Caterpillar si trovava all’incontro con i rappresentanti della azienda convocato dal Ministero dello Sviluppo Economico, le diocesi di Jesi, Senigallia ed Ancona insieme ai tre vescovi, alle famiglie ed alla gente comune erano in Cattedrale a Jesi. I tre vescovi con i loro uffici per la pastorale sociale avevano da 10 giorni chiamato a raccolta tutti i cittadini di buona volontà per far sentire la vicinanza della chiesa anche in questa vicenda così dolorosa tanto più poiché decisa dall’uomo e non frutto di una calamità o di una coincidenza.
La Cattedrale era piena, 150 persone, il massimo della capienza presenti gruppi e cittadini da Senigallia ed Ancona oltre che da Jesi. I testi della Costituzione, la dignità del lavoro nel magistero, riflessioni di politici e pensatori (Nilde Iotti, Dossetti ecc.) hanno introdotto la serata; il consigliere Carlo Ciccioli in rappresentanza di Acquaroli (in trasferta a Roma per l’elezione del Capo dello stato) nel saluto iniziale ricordando la sua esperienza di psichiatra ha testimoniato quanto il lavoro sia fonte di dignità per la persona.
Molto toccanti sono state le testimonianze dei due lavoratori delegati a portare il loro contributo: Maria Valentina Bigi e Roberto Ramazzotti. Valentina ha ricordato alla politica la posizione dei lavoratori: “Non vogliamo un reddito garantito con ammortizzatori sociali, vogliamo una nuova occupazione, salvaguardare i lavoratori e le nostre professionalità …. Per tanti anni ci hanno presentato il codice di Condotta aziendale con valori come Integrità, Eccellenza, Lavoro di squadra …. ci dicevano “People First”; il giorno 10 dicembre l’annuncio con il megafono dal piazzale “il sito produttivo verrà chiuso!, si procede al licenziamento collettivo” … i nostri occhi sbarrati, i visi pallidi, non lo dimenticheremo mai …. People First, al primo posto di cosa? 260 lavoratori, ditte esterne, fornitori ……la scelta di non coinvolgere i lavoratori è stata vissuta come un tradimento.
Il vescovo Gerardo Rocconi nel suo intervento si è chiesto “Chi decide tutto questo? Qual è l’origine di un comportamento che sentiamo così ingiusto?….senza mezzi termini questa è l’idolatria del profitto, l’idolatria del denaro. Ho portato personalmente a papa Francesco la lettera che mi hanno dato i lavoratori, proprio martedì scorso, questa assemblea è aperta a tutti e la riunione non è religiosa ma non posso non invocare la preghiera che tutta la chiesa farà e fa per voi lavoratori, lo Spirito Santo muova i cuori induriti, l’indurimento del cuore è la causa di tutti i mali”. Quindi i saluti dei vescoviFranco Manenti e Angelo Spina entrambi puntati sulla centralità della persona umana e sulla necessità di rimetterla al centro dell’economia, con l’augurio di una soluzione felice della vertenza.
Al termine della riunione tutti stretti attorno ai lavoratori e alle loro famiglie. Arrivano le notizie dal tavolo governativo sulla Caterpillar, notizie non buone, l’azienda conferma la volontà di chiudere entro il 24 febbraio il sito produttivo, la vendita è in corso, ci sono più interessati, ma l’intenzione della multinazionale è di procedereprima al licenziamento collettivo, una doccia fredda, l’augurio sembra lontano ….. l’impegno deve continuare, i lavoratori comunicano che il titolo di borsa all’annuncio della chiusura era già salito e che l’azienda stava facendo i suoi interessi.
Uffici diocesani per la Pastorale del lavoro
Diocesi di Jesi, Senigallia ed Ancona