Tre strade, impegnative, per la pace
Tre strade per la pace. Le indica papa Francesco nel messaggio per la 55ª giornata mondiale della pace di capodanno 2022. «C’è un’architettura della pace, dove intervengono le diverse istituzioni della società e c’è un artigianato della pace che coinvolge tutti, in prima persona. Ognuno può collaborare a edificare un mondo più pacifico a partire dal proprio cuore e dalle relazioni in famiglia, nella società e con l’ambiente, fino ai rapporti fra i popoli e gli Stati».
Tra l’indifferenza egoista e la protesta violenta c’è l’opzione del dialogo. «Le grandi sfide sociali e i processi di pacificazione non possono fare a meno del dialogo tra i custodi della memoria – gli anziani – e quelli che portano avanti la storia – i giovani». Il dialogo intergenerazionale «è la forza motrice di una politica sana».
Negli ultimi anni, constata il papa «è sensibilmente diminuito il bilancio per l’istruzione e l’educazione, considerate spese piuttosto che investimenti. Eppure, esse costituiscono i vettori primari di uno sviluppo umano integrale: rendono la persona più libera e responsabile e sono indispensabili per la difesa e la promozione della pace. Le spese militari, invece, sono aumentate, superando il livello registrato nella “guerra fredda” e sono destinate a crescere in modo esorbitante».
La pandemia ha aggravato molto la questione del lavoro. «Milioni di attività economiche e produttive sono fallite; i lavoratori precari sono sempre più vulnerabili; molti di coloro che svolgono servizi essenziali…
Continua a leggere sull’edizione di giovedì 30 dicembre, disponibile cliccando qui.
Sostieni l’editoria locale, abbonati a La Voce Misena
a cura di Laura Mandolini