Nasce il Distretto biologico Marche
Un passaggio epocale per l’agricoltura biologica nelle Marche: è stato sottoscritto lunedì scorso, presso l’Aula consiliare di Palazzo Leopardi, alla presenza del notaio, lo Statuto del “Distretto Biologico Marche – La biodiversità che ci unisce – Società cooperativa” che ha visto la sottoscrizione di tutte le parti rappresentative di quello che si è già preannunciato il Distretto biologico più grande d’Europa: Cia, Coldiretti, Copagri, Confagricoltura, Legacoop, Confcooperative, Agci.
Alla firma dell’atto costitutivo era presente anche il presidente della Regione, Francesco Acquaroli che ha evidenziato: “Oggi è il passo fondamentale di una sfida per costruire il futuro, per segnare la capacità di essere all’avanguardia e di saper aggregare i territori con un obiettivo comune. È un traguardo ambizioso che ha visto la totale adesione e partecipazione dei soggetti coinvolti, i presupposti cioè per fare bene e costruire un futuro solido. Tengo molto a questo settore che è un’eccellenza, orgoglioso che dalle Marche parta una sfida di avanguardia per l’Italia e oltre. Dobbiamo rallegrarci tutti ma anche sentirci responsabili tutti insieme per poter essere protagonisti di un nuovo futuro di sviluppo per le Marche”.
“Con questa formalizzazione – ha ricordato l’assessore regionale all’Agricoltura, Mirco Carloni – le Marche rilanciano la tradizione dell’essere la culla del biologico italiano e scrivono una nuova pagina della storia dell’agricoltura marchigiana. Oggi, con i nostri 4.000 agricoltori, siamo tra le regioni con la crescita più alta nel numero di operatori”. Circa 2200 agricoltori avevano manifestato…
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