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Edilizia scolastica, tra urgenze ed azioni

La scuola Pieroni di Montignano

La scuola è cominciata, ma l’edilizia scolastica è ancora un tema aperto. Secondo l’Amministrazione Olivetti sono tre le criticità principali, una pesante eredità pesante con la quale fare i conti.

La scuola della frazione senigalliese di Montignano

Montignano

La prima grana è quella aggravatasi recentemente e riguarda il plesso Pieroni di Montignano. Proprio pochi giorni prima della campanella si è accentuata una problematica relativa ad alcune crepe già presenti nell’edificio che ospita sia le classi della primaria che le sezioni della scuola dell’infanzia. Il rapido peggioramento delle fessure ha costretto il sindaco Massimo Olivetti, l’assessore all’istruzione Riccardo Pizzi e il dirigente scolastico dell’istituto comprensivo Senigallia Sud-Belardi Luca Testa a riorganizzare i servizi scolastici e a trasferire gli alunni redistribuendoli nei plessi Belardi, Don Milani e De Amicis, tutti a Marzocca. Una scelta forzata che ha posto alla ribalta nuovamente il tema della vetustà delle scuole senigalliesi.

«Abbiamo affidato a un professionista il compito di redigere una nuova valutazione sulla vulnerabilità sismica della scuola di Montignano – ha spiegato il sindaco Massimo Olivetti – che probabilmente non sarà pronta prima di fine anno». Lunedì prossimo, 4 ottobre, ci sarà il sopralluogo tecnico ma la tempistica non sarà breve: credo che sarà possibile conoscere solo verso dicembre il da farsi per risolvere la situazione di Montignano». Se si dovessero programmare dei lavori è chiaro che i tempi di un rientro alla Pieroni si allungherebbero: tra progettazione, ricerca dei finanziamenti, bando pubblico per l’affidamento e svolgimento dell’intervento sull’edificio si arriverebbe oltre il 2022. Importante sarà a questo punto intercettare risorse sovracomunali per poter trovare la giusta copertura e dare avvio a tutto l’iter». In un incontro con i genitori dei bambini interessati, preoccupati per la possibile chiusura definitiva, la Giunta ha chiarito che il recupero della scuola di Montignano è stato previsto nel 2023 con un impegno di spesaper3,85milionidieuro,approvatocon delibera di giunta n. 106 del 27 aprile 2021.

Cesanella

Altronododell’ediliziascolasticasenigalliese è quello relativo alla scuola dell’infanzia di largo Michelangelo, alla Cesanella. «In questo caso c’è già un progetto che ha permesso di ottenere un importante finanziamento ministeriale» spiega ancora il primo cittadino. Complessivamente arriveranno 2,95 milioni di euro, mentre il Comune accenderà un mutuo per ulteriori 575 mila euro. Nel plesso che conta oltre 35 anni di onorato servizio, dove sono passate generazioni di bambini oggi adulti senza che poco o nulla venisse cambiato, nascerà un importante polo educativo per la fascia 0-6 anni. L’intervento potrà iniziare solo a partire dal 2022, dato che manca ancora la progettazione esecutiva: prevede non solo la riorganizzazione dell’offerta didattica ma anche e soprattutto la risistemazione dell’edificio che presenta problemi anche alla copertura, così come all’impiantistica, tanto che, negli anni, si sono verificati numerosi guasti e disagi a bambini e personale scolastico.

Senigallia città

Capitolo a parte merita la scuola primaria Mario Puccini di Senigallia, zona Vivere Verde. Uno dei due palazzi che compongono la scuola – quello sul lato ovest, verso il parco della Pace – è stato ristrutturato completamente e restituito alla comunità nel gennaio 2017 grazie a oltre 1,5 milioni di euro tra fondi regionali e comunali; rimane da sistemare la palazzina est, quella verso la statale Adriatica. Attualmente è chiusa, gli alunni sono stati trasferiti già da fine 2013 nella secondaria di primo grado Mercantini e dal 2018 si parla di demolizione dell’ala ovest della Puccini a causa delle importanti criticità dello stabile che rendono più difficoltoso metterlo a norma che demolirlo.

Rimanendo sempre a parlare dell’istituto comprensivo Senigallia nord-Giacomelli, la giunta vuole ragionare anche del futuro della secondaria Luigi Mercantini, sopra citata. La scuola è ospitata nei locali del seminario vescovile di via Cellini, di proprietà della Curia, per cui il Comune da decenni paga un affitto oneroso di oltre 110 mila euro l’anno. «Vorremmo ipotizzare un suo trasferimento ma al momento non esiste né un piano, né tantomeno un progetto concreto» ammette il sindaco.

Quello che è invece concreto è il progetto relativo al trasferimento della scuola Marchetti sede dell’istituto comprensivo omonimo attualmente in via dei Gerani. L’ipotesi di vedere la costruzione inserita 700 metri più a sud nel contesto della cittadella dello sport, tra la piscina Saline e il pattinodromo Stefanelli, prenderà corpo solo nel 2023, imprevisti permettendo. Del progetto è stata informata anche la nuova dirigente scolastica Paola filipponi che ha preso servizio nella nuova realtà lo scorso 1 settembre.

Carlo Leone

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