C’è chi ha voglia di generosità
Il Natale per noi di Caritas Senigallia è stato davvero intenso. Grazie ai nostri donatori e ai volontari che abbiamo reso possibile un Natale quasi normale a molte famiglie e persone rimaste ai margini.
Ci teniamo a ringraziare la BCC di Pergola e Corinaldo e la BCC di Ostra e Morro d’Alba per il loro supporto, grazie ai bambini della materna Aquilone e dell’Allegra Brigata per i doni natalizi destinati ai bambini che accogliamo; grazie alla generosissima offerta del GIS dedicata proprio alla fragilità di molte persone colpite in via indiretta dal Covid.
Grazie ai tanti donatori che hanno accolto con entusiasmo e profondo altruismo la campagna “Ridiamo dignità”, attraverso la quale abbiamo creato una piattaforma online per effettuare donazioni direttamente a singoli progetti, le cui storie vere sono sul sito www.ridiamodignita.it e qui resteranno fino al completamento dell’obiettivo economico: abbiamo già potuto donare un paio di occhiali a due fratelli disabili, una carrozzina a una nostra accolta a cui è stata amputata una gamba, due PC a due fratelli che non riuscivano a seguire la DAD. Ci siamo quindi adeguati alla modernità e alla comodità della donazione online per venire incontro a tutti, in questo periodo di difficoltà di movimento e di spostamenti, ma visto il successo e l’energia di questa modalità proseguiremo anche in futuro a raccontarvi in prima persona quello che quotidianamente facciamo per chi è più vulnerabile e povero.
Un grazie speciale a Boxmarche che per questo Natale ha scelto di devolvere la tradizionale e generosa raccolta fondi di solidarietà a Caritas Corinaldo, sotto il motto bellissimo “Si può donare a piene mani, la maniera di dare vale molto più del dono”, che ci riporta alla mente Giuliano De Minicis, amico comune scomparso troppo presto, che aveva fatto della generosità uno stile di vita. Grazie infine a DMP Concept e all’agenzia web Crealia, che continuano a lavorare per noi senza risparmiarsi, donando la loro professionalità e il loro tempo prezioso.
Chiara Michelon