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FaVolare: l’abbraccio a misura di bambino

In festa nell’atrio della scuola ‘G. Pascoli’ di Senigallia

Conclusa sabato 25 gennaio scorso una settimana piena di emozioni alla Scuola primaria “G.Pascoli” di Senigallia. Tante sono state le novità e le sorprese a cominciare da domenica 19 gennaio con l’inizio dello storico, sempre nuovo Progetto FaVolare. Una proposta educativa significativa dell’Istituto che sottende come sua scelta peculiare la capacità di ascolto e di partecipazione dei bambini. Quest’anno il tema scelto ha riguardato il gesto sicuramente più amicale e più umano che interfaccia due (o più) persone: l’abbraccio. Questo gesto gentile e appassionato si declina in tanti modi diversificati, da quello siderale, a quello amicale, fraterno, genitoriale. Ci abbracciamo per trasmettere amore, complicità, sostegno, tenerezza per sentirci tutti più al sicuro, protetti e amati.

I bambini della classe 5a A e 5aB hanno drammatizzato il libro “Il muro” di G. Macrì con il quale hanno cercato di diffondere il messaggio importante che i muri separano gli uni dagli altri, invece il futuro ha bisogno dell’aiuto di tutti. Abbiamo giocato insieme con la “ruota dell’abbraccio” chiamando alcune coppie formate da un adulto e un bambino mimando il tipo di abbraccio che usciva dalla magica ruota. Una sciarpa lunga 40 metri ha abbracciato tutti i presenti insieme al Dirigente scolastico dell’I.C. ‘Senigallia Centro Fagnani’, prof.ssa Anna Scimone, che ha condiviso il suo significato di “abbraccio” dichiarando che “il migliore degli abbracci è quello chenonabbiamoancoradato. L’abbraccio che non c’è più, quello che ha rappresentato la parte migliore del nostro essere”. Il suo abbraccio lo ha voluto esprimere scegliendo la bellissima poesia di Gabriele Corsi, “Fammi essere ancora figlio”, un abbraccio in cui tutti ci siamo identificati pensando ad una persona cara lontana o che purtroppo non è più tra noi. Poi si è aperto il corridoio allestito di quadri e foto dei bambini abbracciati fra loro, il tutto guidato dalla poesia di Pablo Neruda “La magia dell’abbraccio”. Tante le stanze visitate dai bambini: “abbraccio tra parole e musica” con una piccola rappresentanza dei bambini del Coro di Natale, l’“abbraccio tra parole e immagini”, dove i bambini seduti comodamente sui ampi e comodi cuscini, hanno ascoltato alcune letture con la voce narrante delle maestre, l’ “abbraccio tra parole e voce” con un simpatico cantastorie, il sig. Clemente Michele che con la figlia Annarosa hanno cantato, suonato e raccontato storie divertenti. La stanza dell’ “abbraccio del libro” ha colpito e divertito i nostri bambini perché liberamente potevano leggere o guardare libri che scendevano dall’alto tenuti da nastri colorati. Anche gli adulti sono stati coinvolti e accolti in un’aula dove hanno potuto ascoltare il dott. Francesco Riccardi, psicoterapeuta e insegnante nella scuola primaria. Si sono trattati vari argomenti, come il linguaggio verbale e non verbale collegato all’abbraccio, l’importanza della scelta delle parole e di quanto incidano sul comportamento del bambino. ‘FaVolare’ ha fatto da cornice alla giornata dell’Open day che si è svolta giovedì 23 gennaio. I genitori hanno potuto visitare gli spazi e i luoghi della scuola, mentre i bambini erano impegnati nei bellissimi laboratori di inglese, laboratori di narrazione e laboratori d’arte, per riprendere l’immagine “Il giardino di Mirò” del manifesto di scuola aperta. Nell’ambito del Museo della scuola e dell’educazione, è stato aperto il ‘Laboratorio di teatro’ delle ombre di carta, dove i bambini attratti e incuriositi hanno ritagliato sagome di carta che animandole hanno preso vita. Il Dirigente scolastico è intervenuto per salutare i genitori dando tutte le informazioni sulla scuola e riprendendo il messaggio del manifesto dell’Open day “Ceci n’est pas une école. E’ un capolavoro!”, questa non è una scuola come il riferimento artistico al “tradimento delle immagini” di Magritte, significa pensare che la Fagnani non debba considerarsi come la scuola delle algide leggi scolastiche e della stantia didattica disumanizzante. La Scuola primaria ‘Pascoli’ è un capolavoro perché mette al centro i bambini, i loro sogni e i loro bisogni concreti.

Sabato 25 gennaio è stato l’ultimo appuntamento di FaVolare. Simone Ceresoni ha portato i saluti del Ds, prof.ssa Anna Scimone purtroppo impegnata fuori sede.Haespressograndesoddisfazione per il Progettoringraziando le insegnanti per il lavoro svolto e per la loro passione. Ha salutato i bambini, “con i loro occhi capaci di stupirsi ancora e di stupire ancora”, i genitori, che quando si presentano a scuola e lasciano i loro figli per le attività didattiche curricolari o extracurricolari, sanno di poter consegnare i loro piccoli in luoghi sicuri, luoghi di qualità, perché i figli sono il bene più prezioso che ha ognuno di noi. L’abbraccio, ha a ggiunto in chiusura, è vicinanza, contaminazionenelsensobuonodella parola, perché significa mettersi “nei panni di”, avere empatia. Ha lasciato poi la parola al prof. Mario Cavallari, Preside storico della città, che rappresentava l’Amministrazionecomunale. Si è soffermato soprattutto sul senso di città, comunità e comunità educante ponendo al centro le relazioni, relazioni fra docenti, fra famiglie, enti locali, tutte orientate alla educazione, alle nuove generazioni. Per questo secondo pomeriggio di FaVolare abbiamo “trasformato” una nuova aula “abbraccio tra parole e teatro” in collaborazione con la Libreria Kamillo; la bravissima Alessandra Chiappa ha coinvolto e incuriosito tutti i bambini con i suoi racconti tirando fuori dalla sua borsa magica oggetti della storia con un significato ben preciso, come il pupazzetto Kamillo che dava il via ai giochi e la sciarpa, uscita nel finale della storia, che rappresentava un abbraccio. Come ogni anno a ‘FaVolare’ viene presentato il concorso fotografico. Giudici di quest’anno sono stati Lorenzo Ceccarelli, giornalista di Senigallia Notizie e Laura Mandolini giornalista del settimanale Voce Misena. Dopo un’attenta osservazione di tutte le foto esposte, entrambi hanno votato la foto della piccola Bianca Cingolani. è l’abbraccio stretto e protettivo con la sua bisnonna, un gesto di libertà, di bellezza, del prendersi cura che fa belle e uniche le relazioni umane. Un gesto che si declina tra generazioni e diviene un ponte d’amore e di vita che passa e viene trasmesso dall’uno all’altro in una circolarità che racconta l’affetto che supera il tempo e lo spazio. Ringraziamo tutte le persone che hanno condiviso con noi questa settimana di festa e di incontri.

Eleonora Olivi

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