Poca gioia danno a Papa Francesco le finanze allegre del Vaticano. Fin dall’inizio del suo pontificato ha cercato di mettere ordine negli organismi finanziari della Chiesa: IOR, APSA, Segreteria di Stato con commissioni convocate ad hoc e poi superate; consiglieri nominati e poi revocati con infamia; Cardinali chiamati dalla lontana Australia o dalla vicina Sardegna e poi finiti in prigione o sotto inchiesta. Un disastro di cui non si vede la fine. Perché è bene fare attenzione alle finanze ed agli amministratori. In ditta ci sono precedenti poco incoraggianti: il primo a.d. non solo ha dilapidato i soldi, ma si è anche venduto il capo per trenta denari.