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Ciclovia adriatica, Mondolfo è avanti: lungomare di Marotta già tutto collegato – L’INTERVISTA

A settembre 2024 il sindaco di Mondolfo Nicola Barbieri ha inaugurato la pista ciclopedonale Centocroci-San Gervasio. Foto: profilo facebook Nicola Barbieri

Dopo l’intervista all’assessore ai lavori pubblici del comune di Senigallia, Nicola Regine, per dare uno sguardo sulla situazione senigalliese, ancora unu po’ indietro nella realizzazione della ciclovia adriatica, è giunto il momento di guardare anche nei comuni limitrofi cosa sta succedendo. Abbiamo sentito Nicola Barbieri, sindaco di Mondolfo, per capire quali infrastrutture sono presenti sul territorio comunale, quali soluzioni ad eventuali criticità possono essere prospettate e quali progetti futuri sono in fase di elaborazione. Ecco le sue parole nell’intervista audio in onda martedì 17 dicembre alle ore 13:10 e alle ore 20, oltre a domenica 22 a partire dalle ore 16:50 su Radio Duomo Senigallia. Il lettore multimediale permette di ascoltarsi l’audio anche dal telefonino grazie a questo articolo dove è presente anche un breve testo con i concetti chiave.

Recentemente è stata annunciata la posa dell’ultimo concio del ponte ciclopedonale sul fiume Cesano, lavori importanti che dovrebbero terminare in primavera. Come sono messe le piste ciclabili nel comune di Mondolfo?
In questi ultimi anni ci siamo concentrati molto sulla mobilità sostenibile, quindi sulla partecipazione a diversi bandi regionali e ministeriali europei per il riperimento di fonghi e per la realizzazione quindi di percorsi ciclopedonali su un po’ tutto il territorio comunale con l’obiettivo di collegare i diversi quartieri della nostra città, quindi dal borgo antico fino al mare. Abbiamo realizzato, ad esempio, il percorso ciclopedonale che collega Piano Marina a Marotta centro. Nei mesi scorsi abbiamo inaugurato un altro percorso ciclopedonale che collega il quartiere di Centocroci con San Gervasio e Ponte Rio e l’obiettivo è di proseguire in questa direzione. Nel bilancio di previsione 2025 che andremo ad approvare a fine dicembre, abbiamo messo ulteriori risorse per collegare via Montemarino con via Cardarelli nel quartiere di Marotta nord lungo la statale.

Il lungomare è già collegato completamente, il ponte sul Cesano rappresenta l’ultimo tassello di fatto…
Dopo il ponte ciclopedonale sul Cesano, il lungomare ha già praticamente una sua ciclabile che percorre tutto il litorale di Marotta, in questi anni abbiamo riqualificato la zona nord e la zona centrale, lo scorso anno abbiamo riqualificato il lungomare sud dal sottopasso Togliatti alle Vele e a seguito di questo ponte ciclopedonale sul Cesano diciamo che l’obiettivo da parte dell’amministrazione comunale è migliorare la pista ciclabile esistente dalle Vele al ponte ciclopedonale: tra le attività ricettive c’è già una strada che è passata di proprietà del comune e quindi lì passerà il percorso della ciclovia adriatica.

Il collegamento previsto tra il ponte ciclopedonale sul fiume Cesano e la pista ciclabile "ciclovia adriatica" a Marotta di Mondolfo
Il collegamento previsto tra il ponte ciclopedonale sul fiume Cesano e la pista ciclabile “ciclovia adriatica” a Marotta di Mondolfo

Cosa vuol dire per un comune come Mondolfo investire sulle piste ciclabili e sulla mobilità lenta, sia dal punto di vista turistico che economico?
Sono dei miglioramenti importanti per i cittadini, ci sono tanti cittadini che si muovono a piedi o in bicicletta lungo le strade statali, lungo le provinciali, quindi l’obiettivo sicuramente è proprio quello della sicurezza. Dove si creano percorsi ciclopedonali, questo innesca un meccanismo virtuoso, positivo, anche da parte dei privati: ne hanno beneficiato le attività esistenti su quelle aree, ma si stimolano anche investimenti da parte dei privati.

Progetti futuri?
Un altro percorso è la ciclovia del Cesano, che collegherà il lungomare di Marotta, e quindi la ciclovia adriatica, con la croce del Catria. Un progetto molto ambizioso in collaborazione con la Regione Marche e con i comuni della vallata sul Cesano. Verrà realizzato nel 2025 il primo tratto che collegherà praticamente il quartiere di Piano Marina con il quartiere di Molino Vecchio e poi Ponte Rio.

A Senigallia si è parlato tanto della carenza dei parcheggi e di come le infrastrutture ciclopedonali in qualche modo limitassero il numero di stalli disponibili o addirittura fossero causa dell’eliminazione dei doppi sensi di marcia: voi come avete risolto questa problematica?
Bisogna capire da zona a zona, ognuna ha la propria criticità, sta alle amministrazioni comunali, in un’ottica di condivisione dei progetti con le attività commerciali che ci sono in quella determinata zona, capire qual è il progetto che apporta maggiori benefici. Noi intanto abbiamo creato delle aree lungo la statale, a monte della ferrovia, però collegate con i sottopassi esistenti proprio per dare maggiore possibilità di parcheggio, ampliando la sede dove passerà la ciclovia adriatica e riqualificando la zona del lungomare. Certo il problema parcheggio lo troviamo in ogni comune d’Italia. Noi in questi anni abbiamo cercato di creare prima delle aree alternative. Penso all’area parcheggio adiacente al sottopasso delle Rane, penso al grande parcheggio vicino alla stazione ferroviare di Marotta Mondolfo, un’altra area a parcheggio è stata realizzata all’altezza del sottopasso Togliatti.

Parlando di sicurezza, sulla statale c’è un problema di coesistenza tra biciclette, pedoni e autoveicoli, come si può risolvere?
La proprietà della strada statale è di Anas, per le sp è della provincia di Pesaro Urbino, quindi i progetti devono essere condivisi anche da loro. Sulla provinciale via Cesanense, quella nella quale verrà realizzata la ciclovia del Cesano, il percorso ciclopredonale è previsto su sede propria. Sulla statale c’è un percorso disegnato, un percorso pedonale: bisogna che ci siano dei progetti condivisi dall’ANAS, che ci siano delle risorse messe in campo, le nostre statali purtroppo non prevedono questi percorsi ciclopedonali, quindi bisogna mettere in campo delle progettazioni che quel tempo migliorino questi percorsi e li mettano sempre più in sicurezza.

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