Lavoro, sicurezza e futuro: incontro a Senigallia del Movimento Cristiano Lavoratori
Il lavoro protagonista del futuro. In Sicurezza e Prevenzione per Famiglie – Giovani e Bambini. Questo è il titolo del confronto con i vertici delle istituzioni regionali e locali e con le rappresentanze sociali. All’evento, organizzato in collaborazione con Assidal, interviene anche il presidente generale del Movimento Cristiano Lavoratori e componente Il Consiglio di Presidenza del CNEL, Alfonso Luzzi. ponendo “il lavoro protagonista del futuro”, specificando che questo debba esserlo “in sicurezza”, anche rivolgendo lo sguardo a famiglie, giovani e bambini, Mcl Marche continua la propria azione di rinnovato radicamento territoriale innescando confronti che possano porre la base per sviluppare reti.
Momento significativo di questo percorso, il prossimo 30 novembre, dalle 9 alle 13, con la collaborazione di Assidal, un convegno al quale interverranno i vertici del governo regionale (il presidente Francesco Acquaroli e l’assessore a Lavoro e Formazione, Stefano Aguzzi) e primo cittadino (il sindaco Massimo Olivetti), esperti in tema di sicurezza del lavoro e i rappresentanti regionali di importanti organizzazioni sociali.
Terrà la relazione centrale il presidente generale del Movimento Cristiano Lavoratori, Alfonso Luzzi, che della sicurezza nei luoghi di lavoro ha fatto uno degli assi della nuova stagione d’impegno del Mcl. A offrire una riflessione sociale e spirituale, nel solco del magistero di Papa Francesco, sono stati chiamati mons. Francesco Manenti (Vescovo di Senigallia) e Padre Enzo Fortunato (volto noto per suo apostolato televisivo e organizzatore della Giornata Mondiale dei Bambini), nonché la partecipazione del Segretario Generale della Cisl Marche Marco Ferracuti e la Presidente della Compagnia delle Opere Antonella Storoni.
«Con questo evento – sottolinea il presidente regionale Mcl Marche, Vincenzo Inchingoli – vogliamo indicare quello che sarà sempre più il nostro metodo: porre all’attenzione dei temi rilevanti, affrontarsi con un approccio sistemico in confronti ampi e sviluppare reti sociali che siano avvio di una risposta partecipata e responsabile».
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