Sanità, a Senigallia la nuova palazzina per l’emergenza fatica persino a nascere
Dopo l’annuncio di ulteriori investimenti sulla sanità, che per Senigallia si traduce con la nuova palazzina per l’emergenza-urgenza, sono in corso le progettazioni esecutive. Parliamo al plurale perché in ballo c’è una pianificazione che riguarda non solo l’ospedale Principe di Piemonte a Senigallia, ma anche Fano, Urbino, Civitanova Marche, Pergola e Cagli. Nei primi tre casi si tratta dello stesso intervento di Senigallia, ovvero di una nuova costruzione per l’emergenza urgenza; a Pergola si assisterà alla ristrutturazione dell’ospedale cittadino, con il cantiere già avviato, mentre a Cagli, infine, sono cominciati i lavori per il nuovo presidio sanitario.
Un pacchetto di investimenti regionali possibili grazie al Pnrr – sempre lui – dal valore complessivo di 136 milioni di euro. Ammonta a circa 23 milioni di euro l’intervento per Senigallia; 24 per Fano; 22 per Civitanova Marche; 15 per Cagli; 22 per Urbino, mentre il conto sale a 30 milioni per Pergola dove la ristrutturazione dovrà restituire una struttura antisismica e a emissioni zero, con alte prestazioni energetiche.
Discorso simile per Senigallia, dove si otterrà una palazzina con alte prestazioni energetiche con emissioni quasi zero e performante anche a livello antisismico. Nella struttura confluiranno il pronto soccorso, l’osservazione breve, la medicina d’urgenza, la terapia intensiva e semi-intensiva, sale operatorie di ultima generazione con diagnostica dedicata. Un sogno praticamente.
Il grosso dei cantieri dovrebbe avviarsi tra settembre e ottobre di quest’anno, è bene specificarlo perché le date spesso vengono rinviate sperando che nessuno ricordi quando in realtà l’intervento sarebbe dovuto partire o concludersi. Come nel caso di Senigallia: la nuova palazzina sostituirà il vecchio pronto soccorso con tutti i problemi legati al rispetto delle norme su agibilità, incendi e terremoti; ma forse non tutti ricordano che l’appalto era stato consegnato in via d’urgenza lo scorso aprile e che comprendeva sia la realizzazione della palazzina sia la progettazione esecutiva. I lavori da parte di un consorzio umbro sarebbero dovuti partire entro maggio 2024 per poi poter pensare di rendere operativa la struttura entro la fine del 2025, un anno e mezzo di lavori.
Segui La Voce Misena sui canali social Facebook, Instagram, X e Telegram.