Senigallia, le associazioni potranno tornare all’ex collegio Pio IX. Parola di sindaco – L’INTERVISTA
In precedenti interviste, all’associazione “Dalla parte delle donne” e all’associazione “Le Rondini”, era emerso – tra gli altri argomenti – anche il disagio per non essere riusciti ad avere risposte dall’amministrazione comunale circa il futuro dell’ex collegio Pio IX, in cui entrambe hanno sede, o meglio, avevano sede. Gli imminenti lavori di riqualificazione hanno costretto al trasferimento, temporaneo ma forzato, di tutte le realtà presenti nell’immobile, compreso il comando di polizia locale. E allora noi ne abbiamo approfittato per fare qualche domanda al sindaco di Senigallia Massimo Olivetti. Siamo partiti proprio da questo intervento per poi estendere il discorso a tutte le riqualificazioni comprese nel progetto PINQUA, il programma integrato qualità dell’abitare. L’intervista è in onda lunedì 1 luglio, alle ore 20, martedì 2 alle ore 13:10 e alle ore 20 e infine domenica 7 a partire dalle ore 16:50. Ma il file audio è disponibile anche in questo articolo, cliccando sul tasto play del lettore multimediale. Chi vorrà potrà invece proseguire con la lettura.
Che prospettive per le associazioni all’ex collegio Pio IX?
Col finanziamento Pnrr, dobbiamo per forza di cose spostare tutte le realtà. Per chi non ha particolari esigenze stiamo cercando di reperire spazi qua e là nel territorio comunale, mentre per le situazioni più complesse se ne sta occupando l’assessorato ai servizi sociali e quello alla cultura. Erano state fatte delle proposte ma poi avevano delle problematiche sulla sicurezza per cui non si è andati avanti. Spero di poter individuare delle possibili soluzioni.
Torneranno lì?
Tutte torneranno lì, con un bando, verranno spostati anche i vigili urbani e i materiali del terzo piano, per cui saranno disponibili locali anche per altre realtà. La nostra idea era quella di metterci tutte le associazioni di carattere culturale o sportivo, ma non verranno escluse quelle che ci sono oggi.
E la polizia locale che fine farà?
Due le alternative. La prima era l’ex Gil ma la realizzazione tecnica aveva diversi problemi, si dovrebbe spezzare l’immobile. Per cui una soluzione tampone è quella dei locali ex Edra in via Cimabue, poi decideremo se rimettere a posto come è nostra intenzione i locali ex Bic alla Cesanella o individuare una nuova sede. Però un front office rimarrà all’ex Gil, questo è garantito.
Che tempistica?
Dovrebbe durare meno di un anno, per cui a settembre 2025 dovrebbe essere già riutilizzabile.
Fa parte del Pinqua che comprende altri interventi: quali?
A palazzo Bonopera è stato creato un unicum coi locali della biblioteca, ci andranno gli uffici cultura e sport. Sotto ci andrà lo Iat per vicinanza con la stazione. Stiamo parlando con le Ferrovie per il sottopasso tra piazzale Morandi e il piazzale della Rocca che non dovrebbe essere particolarmente complesso. Poi c’è il collegio Pio IX e infine palazzo Gherardi. C’era stato un problema con l’alienazione di tutte le proprietà comunali poste al piano terra: per creare un accesso alle persone con disabilità dovremo probabilmente ricorrere a un esproprio.
A palazzo Gherardi nascerà un polo museale?
Un polo museale al piano nobile dove c’era il liceo, con possibilità di aule per corsi post universitari o di specializzazione e nel piano mezzanino locali per far dormire studenti.
Che tempistica?
Le autorizzazioni sono arrivate da pochissimo, ci auguriamo di partire per la fine dell’anno. Sarà un po’ più invasivo ma ci permetterà di sistemare anche le colonne esterne in pietra d’Istria di tutti i portici Ercolani.
Nel Pinqua rientrava anche il lungomare Marconi?
Sì, partirà a settembre e terminerà entro la fine dell’anno la sistemazione e pedonalizzazione del tratto centrale del lungomare, senza marciapiede, una promenade aperta con possibilità di carico e scarico ma i parcheggi andranno sul retro dei giardini Morandi.
Primo passo di una riqualificazione di tutto il lungomare?
Sì, ma ora si agirà a macchia di leopardo perché tutto il lungomare necessità di un intervento. Abbiamo fatto fare uno studio per un progetto complessivo pensando anche il ponte sul Misa in zona portuale e arrivando fino a Marzocca e Cesano. La pedonalizzazione interesserà solo il lungomare Marconi, sarà un po’ come si interviene oggi d’estate.
E i parcheggi? Non si rischia di intasare l’area dietro la ferrovia?
Saranno posti all’ex Iat a servizio di turisti ma anche residenti, alberghi e attività commerciali. Con il sottopasso della ferrovia e la rotatoria della Penna sarà tutto più agevole, sia a piedi che in auto. Rispetto alla proposta dell’attuale minoranza che puntava all’ex pinetina, oggi ci siamo spostati sul retro della ferrovia ma la città ha necessità di un’area parcheggio.
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