Teatro Portone Senigallia, una stagione ricca di pubblico e iniziative – L’INTERVISTA alla direttrice artistica Giovanna Diamantini
Dopo più di dieci spettacoli, saggi e rappresentazioni, dopo i lavori all’impiantistica del teatro che hanno reso il palco del Portone sempre più professionale, era giunto il momento di un’intervista. Così abbiamo colto la palla al balzo per una nuova puntata di “Venti minuti da Leone”, con protagonista Giovanna Diamantini, direttrice artistica del teatro Portone di piazza della Vittoria a Senigallia.
L’intervista è in onda su Radio Duomo Senigallia (95.2 FM) oggi, lunedì 20 maggio, e domani, martedì 21, alle ore 13:10 e alle 20, con replica anche domenica 26 a partire dalle 16:50. Sarà possibile ascoltarla anche cliccando il tasto play del lettore multimediale, mentre sotto troverete la versione testuale. Buon ascolto!
Qual è il tuo ruolo all’interno del teatro Portone?
Sono la direttrice artistica ma sono affiancata da varie persone che rendono possibile tutto quanto, anche a livello tecnico. E poi seguo la regia e l’organizzazione dei corsi di teatro e di musical che da anni facciamo qui dentro, curandone ogni aspetto. Il primo ha ormai circa 25 anni, il secondo corso una decina.
Partiamo dalla stagione del teatro Portone che si sta concludendo: com’è andata?
Quest’anno è stato piuttosto ricco di pubblico, ne siamo felici, in molti appuntamenti c’è stata un’ottima risposta. Due sono produzioni del teatro Portone: il musical “Forza venite gente”, che nasce come saggio del gruppo di musical che abbiamo replicato perché era andato molto bene ma anche perché è un must tra i musical e manda dei bellissimi messaggi; e poi “Il povero Piero” con il gruppo di teatro, avevamo fatto un bellissimo lavoro ed è andata bene. Da saggio a spettacolo è stato un bel salto anche per loro.
Poi c’erano i gruppi dialettali e non solo…
Sì, sono una forza della città e lì la risposta è sempre molto vivace, quasi automatica direi. Inoltre abbiamo avuto anche Max Paiella che già c’era stato l’anno scorso. Infine, una compagnia di Roma con una nostra concittadina, Beatrice Gregorini, che rischia di essere conosciuta più altrove che nella sua città. Ha portato “Trucchi per l’Anima”, un thriller psicologico ma molto divertente, un viaggio dentro l’animo umano che ha fornito spunti di riflessione ma anche fatto ridere.
Quante persone sono venute a teatro e chi sono?
Circa duemila persone, di varie età; c’erano tanti ragazzi, sia perché i corsi di teatro e musical ne hanno coinvolti diversi, sia perché c’erano compagnie con persone di Senigallia; c’erano anche bambini con spettacoli simpatici, una bella presenza con un pubblico misto.
Il teatro Portone si è ritagliato un ruolo oltre la famiglia nel panorama cittadino.
Il concetto della “Famiglia va a teatro” c’è ancora, così come è nato con don Giuseppe Bartera e Vittorio Saccinto di Teatro Time; poi abbiamo pian piano allargato, anche con i corsi, il nostro pubblico.
Corsi di teatro e musical: perché?
Il corso di teatro c’è sempre stato e vediamo che coinvolge tante persone, tanto che abbiamo avviato anche corsi per bambini. Il musical l’ho fortemente voluto perché innanzitutto sono un’appassionata e ho frequentato anche una scuola di Bologna ma soprattutto perché ho trovato persone che come me avevano voglia di mettersi in gioco. Un’esperienza che dura tutto l’anno e che vuole mandare un messaggio di cura delle persone al di là della fase di canto o ballo, perché non vuole creare competizioni tra le persone. E ci ha permesso di crescere anche a livello di iscrizioni.
Siamo alla fase finale della stagione…
Sì abbiamo diversi allestimenti tra gli spettacoli dei bambini junior e baby e dei corsi degli adulti. Richiede tanta energia perché coinvolge circa 120 persone.
Quali difficoltà dato che le risorse sono limitate?
Bisogna buttare tutto sulla passione per superare vari ostacoli, il primo è il tempo. Non ce n’è mai abbastanza! E poi le realtà sono perlopiù amatoriali, per cui cerchiamo di accomodare gli impegni di tutti e questo crea qualche problema per far incastrare gli appuntamenti della stagione. Non ci si sente mai pronti ma poi, quando è il momento, scatta qualcosa di magico. Finora è andata sempre così.
Chiudiamo con i progetti per il futuro.
Beh, ovviamente c’è l’organizzazione della nuova stagione teatrale, così come dei nuovi corsi, ma siamo sempre di corsa. Siamo stati contattati da diverse compagnie e cercheremo di accontentare tutti. Sicuramente ci saranno gli spettacoli delle realtà dialettali del territorio, ma mi piacerebbe anche allargare un po’ il nostro orizzonte anche con compagnie professioniste. Speriamo di riuscire a offrire una piacevole stagione anche il prossimo anno.
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