Pochi parcheggi vicino l’ospedale, il comitato denuncia: «Praticamente inaccessibile»
Pochi i parcheggi che esistono e che sono fruibili nei dintorni dell’ospedale di Senigallia. Troppo pochi, al di sotto della soglia prevista che sarebbe circa la metà della superficie utile lorda. O meglio: un tempo c’erano, oggi praticamente sono diminuiti di due terzi. A lanciare l’allarme è il comitato cittadino a difesa dell’ospedale di Senigallia che denuncia per l’ennesima volta una situazione al limite della sopportazione e della dignità di utente.
L’ospedale Principe di Piemonte a Senigallia è stato per anni circondato da parcheggi, perlomeno da tre grosse aree che nel tempo si sono ridotte. La prima è quella di via Camposanto Vecchio, retro del seminario vescovile, in prossimità della rotatoria per la complanare: prima era una superficie gratuita in cui si faceva fatica a trovare posto. Poi è stato chiuso e reso a pagamento, con il risultato che per la maggior parte delle volte si trovano stalli liberi. Il secondo spazio è quello invece di via Cellini, dove è stato recentemente realizzato un parcheggio in struttura e, ovviamente, a pagamento. E questo è non solo fruibile, ma molto spesso deserto o quasi. Il terzo è quello lungo lo stradone Misa, a pochi passi dall’ospedale: «è di proprietà dell’Asur – fanno sapere dal comitato senigalliese – che ha stipulato un contratto con la stessa società (quella di via Cellini, Ndr), la quale a partire dal mese di settembre 2022 ha chiuso anche questo all’uso pubblico». Insomma, dopo l’alluvione dell’anno scorso i posti auto per chi deve accedere all’ospedale sono sempre meno e ora tutti a pagamento. «Il parcheggio di via Cellini rimane ad oggi l’unico disponibile» in prossimità dell’ospedale, ad eccezione di un’area – ancora più distante però verso via Camposanto Vecchio – dove ci sono dei posti auto a disposizione dei residenti e presa d’assalto dagli utenti ospedalieri.
«Risulta assolutamente inconcepibile come l’Asur – insistono dal comitato – abbia potuto cedere un parcheggio di sua proprietà», quello lungo lo stradone Misa destinato all’uso dei dipendenti e dell’utenza (compresa quella destinata al dipartimento di prevenzione), «tollerandone la chiusura».
«L’assenza di parcheggi per gli ospedalieri e per gli addetti delle cooperative di servizi (terzo settore) che collaborano con l’ospedale porta molte volte questi lavoratori ad incorrere in multe da parte delle forze dell’ordine, e questo per poter andare al lavoro. E il più delle volte si aspetta nelle auto i familiari che vanno in visita proprio per non avere brutte sorprese. Inoltre lì vicino c’è un asilo e la scuola media Mercantini con bambini e genitori che arrivano da ogni parte e nell’ora di punta è un gran caos e quindi anche un potenziale pericolo».
Insomma, una situazione da mettersi le mani nei capelli, a cui occorre trovare una soluzione, soprattutto per l’utenza debole e per i lavoratori che collaborano con i servizi assistenziali dell’ospedale. «Perché il parcheggio dello stradone Misa è chiuso quando potrebbe contenere tante auto che libererebbero lo spazio all’interno dell’ospedale dove mancano anche i parcheggi riservati ai lavoratori e ai disabili?» si chiedono dal comitato. Domanda che viene posta al Comune di Senigallia dato il silenzio dell’Asur, in modo che si ponga come intermediario per garantire un dignitoso accesso alla struttura ospedaliera per lavoratori e per gli utenti.
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