Ponte Garibaldi, qualcosa si muove
Sono iniziati nella mattinata di lunedì 9 ottobre 2023, a ben 13 mesi dagli eventi alluvionali che devastarono le vallate Misa e Nevola, i lavori preparatori alla demolizione di ponte Garibaldi. Lavori attesi da tempo perché di fatto la città è ancora tagliata in due da quell’infrastruttura gravemente danneggiata dalla piena del fiume Misa e a poco vale la passerella provvisoria in acciaio che permette il transito a malapena di due persone a piedi o in bici.
L’intervento di oggi rientra appunto tra le attività preparatorie alla demolizione. Lo scorso maggio sono stati spostati i cavi delle utenze: sono stati posizionati addosso alla nuova passerella ciclopedonale ribattezzata il pont’ del fiatòn’ per via della sua pendenza che causa il fiatone alle persone meno atletiche. Non tutti però sono stati spostati e il ritardo riguardo l’ultimo annuncio dell’avvio del cantiere pare che sia dovuto proprio a un mancato intervento della Telecom che chiedeva di essere rimborsata delle spese. Ne è nato un contenzioso ora risolto, senza – sembra – aggravi aggiuntivi nei costi per la collettività.
I TEMPI
Quelle appena iniziate sono dunque manovre preparatorie. L’auspicio dell’amministrazione comunale senigalliese è che terminino «entro una decina di giorni – spiega l’assessore ai lavori pubblici Nicola Regine – in tempo utile per avviare l’abbattimento di ponte Garibaldi prima che le piogge alzino il livello del fiume, rendendo poi difficile la rimozione dei detriti della demolizione dal letto del Misa». L’avvio del cantiere era previsto inizialmente per agosto, poi è slittato alla metà di settembre: ormai gli annunci si sprecano e sembra ipotizzabile il 23 di ottobre come data di partenza dei lavori.
IL PROGETTO
Nulla di nuovo ancora per quanto riguarda la ricostruzione: non è stato presentato alcun progetto, come invece è avvenuto per il ponte del Coppetto a Ostra, con la Regione in prima linea per illustrare ciò che verrà realizzato. Di ponte Garibaldi ancora non si sa granché se non che la nuova infrastruttura sarà a campata unica con l’intradosso rialzato rispetto ai parapetti. Lo scopo è evitare che si riproponga quanto avvenne nel settembre 2022 con ponte degli “Angeli dell’8 dicembre 2018”, quando il parapetto della struttura che non ha interruzioni laterali o balaustri contribuì alla fuoriuscita di acqua e fango verso corso II Giugno e verso via Carducci.
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