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Lavoro, occupati in calo nelle Marche

donne, agricoltura, lavoro, coltivazioni, pixabay
donne, agricoltura, lavoro, coltivazioni, pixabay
Foto di Andrea Barstow da Pixabay

Sono 634 mila i lavoratori nelle Marche nel secondo trimestre 2023. In lieve calo di 6 mila unità (-0,9%) rispetto allo stesso periodo del 2022. Il calo è attribuibile al crollo degli autonomi, che diminuiscono di 28 mila unità (-17,7%), mentre i dipendenti sono invece 23 mila in più (+4,7%).

Nel dettaglio si nota che il calo degli occupati riguarda le donne, il cui tasso di occupazione scende al 59,8% (-0,3 punti percentuale); gli uomini non registrano una variazione significativa in assoluto e osservano un tasso di occupazione del 74,2% (+0,8 punti percentuale). Di fatto il tasso di occupazione generale rimane invariato; la diminuzione va in controtendenza rispetto al valore del Centro (+1,8%) e dell’Italia (+1,7%).

I settori

Il comparto che ha visto la maggiore perdita è l’agricoltura (-31,7%). Dall’altra parte, le costruzioni registrano un aumento degli occupati (+5,3%). L’industria non segna particolari alterazioni della componente occupazionale (-0,6%). Secondo la segretaria Cgil Marche Eleonora Fontana «ciò che tiene a galla l’occupazione delle Marche è la ricostruzione post-sisma. E i bonus fiscali».

Le conseguenze

A elaborare i dati Istat è l’IRES Cgil Marche. Fontana afferma che «diminuisce la forza lavoro e cioè la somma di occupati e disoccupati; aumenta il numero di inattivi. A pagarne le spese sono ancora una volta le donne: preoccupante perdita in termini assoluti di 6000 posti di lavoro tra le lavoratrici».

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