L’umanità allagata dalla follia
“La situazione è grave e molto pericolosa perché non sappiamo in questo momento quante siano esattamente le persone direttamente colpite da questo terribile atto di terrorismo. Quello che stiamo vedendo è un flusso di gente che sta arrivando in particolare a Odessa e Mykolaiv ma anche nella parte centrale del Paese alla ricerca di un luogo sicuro dove andare. A questo si aggiunge una grave emergenza di acqua potabile per chi è rimasto”. Parla da Kiev padre Vyacheslav Grynevych, segretario generale di Caritas-Spes, che sta seguendo da ieri e di ora in ora la situazione nella regione meridionale dell’Ucraina inondata su entrambe le sponde del fiume Dnipro dopo che la diga Nova Kakhovka è stata fatta saltare in aria.