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Malupa ha preso il largo: la barca di tutti e per tutti veleggia sul mare di Senigallia

Malupa è la barca di tutti e la barca per tutti, proprio come la festa che ha accompagnato il suo varo, nella darsena turistica, in un’assolata domenica mattina, lo scorso 4 giugno.
Era da tempo che non si vedeva a Senigallia un evento così, è stato proprio speciale. Colorato, inclusivo, di popolo, a più voci. Quelle dei tanti senigalliesi che finalmente riscoprono la bellezza di essere città di mare, con tradizioni marinare da custodire e riscoprire oltre la spiaggia e gli ombrelloni. La voce delle diverse sigle veliche, non sempre capaci di navigare all’unisono, ma che questa volta hanno orgogliosamente festeggiato le mille possibilità di questa passione che, prima di essere uno sport, è scuola di vita. E poi le note della banda, giovani con disabilità e loro familiari, la nazionale italiana di Pallavolo dei sordi in città per la Giornata nazionale dello Sport, il volontariato che si prende cura, campioni del mare di ieri e di oggi.

Marco Lorenzetti, appassionato velista e presidente dell’associazione La fabbrica dei sogni, è riuscito nell’impresa. Da tempo frullava nella sua testa il desiderio di costruire una barca sicura, accessibile, inclusiva, flessibile e sostenibile. Ed è così che ha visto la luce una barca a vela – scuola collettiva spiaggiabile, primo esemplare in Italia in grado di garantire alle persone, incluse quelle con disabilità (fisica, psichica e sensoriale), la possibilità di vivere l’esperienza di veleggiare muovendosi con un equipaggio misto in assoluta sicurezza. Un visionario con i piedi per terra, o meglio, in acqua, dove ha trovato due compagni di vento: Luca Bracci, imprenditore del cantiere nautico Adriatico di San Mauro Pascoli ed il progettista Paolo Giordano, yacht designer.

Una processione colorata, in direzione Rotonda a mare, ha fatto da scorta al primo viaggio di Malupa. A bordo c’erano il senigalliese Francesco Pizzuto, campione del mondo di vela d’altura, Danilo Malerba, campione del mondo di vela match race, ipovedente, Daniele Malavolta, presidente dell’associazione Liberi nel vento e Camilla Ferrari, velista con disabilità della Fabbrica dei sogni. E l’arrivo, emozionante, immortalato da centinaia di persone affacciate dal terrazzo del simbolo turistico senigalliese, in un tripudio di applausi ed entusiasmo.

Il programma ha visto il vivace alternarsi delle testimonianze di chi ha creduto fortemente al progetto Malupa: il Sindaco Massimo Olivetti e l’assessore alla cultura e sport, Riccardo Pizzi; i rappresentanti dei Rotary club, in primis quello di Cagli Terra Catria Nerone e Senigallia, i diversi club marchigiani che hanno aderito, Mario Mainero Challenger Sails. E ancora l’Associazione velica Senigallia, con gli istruttori che hanno coordinato le uscite di prova, molto apprezzate. Tutti insieme, dal mondo del volontariato a quello velico, dallo sport paralimpico alle istituzioni particolarmente vicine alla disabilità. Tanti piccoli, grandi tasselli che hanno fatto l’impresa, allietati dalla potente voce di David Mazzoni, tenore di grande talento, finalista tra i più acclamati di Italia’s got talent.

Il vescovo di Senigallia, Franco Manenti, confessa: “Io non so nuotare, ma qui sopra ci salirei’. Sì, tutti avrebbero fatto volentieri un giretto su quell’elegante imbarcazione che è molto di più di una barca. È dirsi che è possibile affrontare i limiti, ognuno i propri e uno su tutti il limite di separare, o peggio, emarginare chi ha un passo diverso. Ha ragione Daniele Malavolta, presidente dell’associazione Liberi nel vento, quando dice che “la vela è per definizione inclusiva, perché una volta in acqua il mare è lo stesso per tutti, come pure il vento e in un equipaggio coeso ognuno fa la sua parte. Si tratta di navigare insieme, di affrontare la regata giornaliera che si chiama vita”.

Alessia Poggio, della Fabbrica dei sogni, chiude nel migliore dei modi la mattinata: “Prima di incontrare gli amici della Fabbrica avevo un’idea di sogno diversa, qualcosa di bello, entusiasmante ma impossibile da vivere, un’illusione. Con questi compagni di viaggio tutto è cambiato. Insieme la speranza è di casa, ci sentiamo meno soli, pensiamo con meno paura al futuro”. Malupa ha preso il largo e Senigallia, il suo mare splendono della luce dei volti, dei desideri e dell’impegno di chi, con coraggio e generosità, prende il largo. E tornando a terra, respira e fa respirare aria fresca, per vivere più vita!

Laura Mandolini

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