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Prostituzione: «fenomeno molto radicato al Cesano di Senigallia»

don Aldo Bonaiuto durante un incontro ad Ancona (aprile 2023)
don Aldo Bonaiuto durante un incontro ad Ancona (aprile 2023)
don Aldo Bonaiuto durante un incontro ad Ancona (aprile 2023)

«Il racket della prostituzione nelle Marche è fenomeno molto radicato specie in zone come Cesano di Senigallia». Sono le parole di don Aldo Bonaiuto, volto noto della Comunità Papa Giovanni XXIII, il quale ha partecipato nei giorni scorsi a un incontro nei giorni scorsi ad Ancona sulle emergenze sociali e sul volontariato cattolico.

Il focus non era dunque su Senigallia ma ha riacceso i riflettori su un fenomeno lungi dallo scomparire, che vede la periferia a nord della spiaggia di velluto come particolarmente vivace dal punto di vista dei contatti e dei “traffici” sui corpi delle giovani prostitute, spesso minorenni e provenienti dall’est.

Un fenomeno contro il quale si impegna da tempo la comunità riminese, con lo scopo di liberare le ragazze dallo sfruttamento. Nelle Marche ci sono una decina di case rifugio, di cui una gestita dalla comunità Papa Giovanni XXIII. Ma il percorso di recupero è molto spesso difficilissimo a causa dei terribili traumi subiti dalle giovani, ridotte a schiave del sesso in balìa di gruppi criminali che si fanno guerra per contendersi le piazze “migliori”, quelle economicamente più valide.

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