A cinque mesi dall’alluvione parte la ricognizione per i veicoli danneggiati
Otterranno un contributo coloro che hanno perduto l’auto o il furgone durante l’alluvione del 15 settembre 2022. Ad annunciarlo è la Regione Marche che ha avviato una prima ricognizione dei veicoli alluvionati per conoscere il numero dei mezzi andati distrutti. Si tratta di un primo passo per poter procedere alla quantificazione dei danni subiti dai territori marchigiani, in particolare alle province di Ancona e Pesaro Urbino e quindi alla definizione dei criteri per la distribuzione delle risorse.
Questa è la novità che riguarda le persone, le aziende e le strutture locali colpite dal disastro naturale di cinque mesi fa. Ai danni subiti la Regione Marche vuole fare fronte con 2,5 milioni di euro di risorse: per ottenere i contributi dovranno essere compilati delle schede o moduli che palazzo Raffaello deve ancora predisporre. Una beffa se si pensa che questa scelta poteva essere effettuata prima durante la globale ricognizione prevedendo un modello apposito.
L’input alla politica era arrivato proprio dai territori colpiti: tra le numerose richieste c’era anche quella di ottenere indennizzi che riguardassero tutti i beni danneggiati o perduti con l’alluvione del 15 settembre scorso, senza limitare i ristori alle sole case e aziende. Anche le auto o i mezzi – che siano usati o meno per questioni lavorative fa poca differenza – devono infatti essere risarciti, almeno in parte. E su questo punto erano intervenuti i vari comitati sorti dopo l’esondazione di Misa e Nevola.
«Le procedure della Protezione civile nazionale non prevedono contributi per gli autoveicoli persi a causa di un’alluvione» spiega il presidente della Regione Marche Francesco Acquaroli, che è anche commissario per l’emergenza alluvione del 15 settembre 2022. Una «misura necessaria per riconoscere un contributo a chi ha perso l’automobile o il furgone», che «viene attuata per la prima volta a seguito di una calamità, con risorse regionali».
Il vicecommissario, Stefano Babini, ha trasmesso ai sindaci dei comuni più colpiti dall’alluvione la richiesta di fornire le prime indicazioni sui mezzi andati persi o che sono riparabili. «La ricognizione servirà per stimare numericamente i mezzi che sono andati distrutti. Abbiamo richiesto i dati ai Comuni più danneggiati, ma invito i Comuni limitrofi, nei quali dovesse essere andato distrutto un veicolo a causa dell’alluvione, di contattare la struttura per comunicare l’entità dei danni». Al di là della diversa considerazione tra i comuni più o meno danneggiati, e non si capisce perché un’istituzione debba fare differenze, chissà cosa hanno pensato commissario e vice: gli enti dovrebbero fare il passaparola tra loro?
Nel frattempo sono finalmente in fase di accreditamento, ma non è stata specificata una tempistica precisa, i primi fondi stanziati dal governo per avviare le procedure di ristoro dei danni ai privati e alle imprese e per le somme urgenze degli enti locali. Una boccata di ossigeno per famiglie e aziende ma anche per i comuni che attendono di sapere quanto spetterà loro per poter varare il bilancio.
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