Alluvione: Senigallia città molto provata, ma tanto viva
Sindaco Olivetti, che periodo sta vivendo Senigallia, da un punto di vista sociale ed istituzionale?
Il tempo che stiamo vivendo, soprattutto per gli avvenimenti che hanno colpito il nostro territorio, è caratterizzato dalla necessità di non essere sopraffatti dalla paura e dalla rassegnazione. Di questo Senigallia ne ha piena consapevolezza, così che anche il periodo di Natale si sta caratterizzando non solo per la voglia di unità e di solidarietà ma anche per il senso di appartenenza e voglia di ripartire.
Ha avuto incontri particolarmente toccanti nei giorni più drammatici dell’alluvione e nei mesi seguenti?
Moltissimi. In questi mesi ho incontrato tantissimi cittadini, gran parte alluvionati ma anche diverse persone che, pur non avendo subito danni materiali, ne hanno risentito ugualmente. Ho parlato anche con coloro che pur non essendo di Senigallia sono venuti per aiutare, gratuitamente, con grandi gesti di altruismo. Non ci sono storie più toccanti delle altre ma tutti hanno contribuito ad un racconto corale di quanto accaduto, delle ansie e delle paure, che ripeto non sono di una persona ma di una intera città. Una cosa però mi è rimasta impressa: la consapevolezza in tutti che è possibile uscire da questa situazione solo uniti.
L’anno appena concluso è stato molto pesante: cosa custodire di questo tempo, cosa invece è necessario lasciare andare?
Il 2022 è stato un anno che ha messo a dura prova i nostri cittadini: il Covid, l’alluvione, il terremoto ed anche gli echi di una guerra molto vicina a noi. A mio avviso non può essere buttato via, deve servirci…
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