50 volte Camporege: l’Azione Cattolica di Senigallia fa festa per la casa dei campiscuola
SENIGALLIA – 50 anni di campiscuola Acr a Camporege di Fabriano. L’Azione Cattolica di Senigallia si
dà appuntamento domenica 17 settembre 2023, (dopo il rinvio dovuto al maltempo, lo scorso 4 giugno 2023), nel posto che da mezzo secolo ha visto giocare, meditare, passeggiare, pregare e vivere giorni indimenticabili migliaia di ragazze e ragazzi, accompagnati in questa esperienza da tanti educatori e sacerdoti, cuoche e volontari.
Alle 10.30 gli arrivi, una passeggiata, il picnic. Alle 15.00 i giochi e poi, a conclusione la S. Messa.
Dire Camporege a Senigallia e diocesi è richiamare alla mente un’esperienza che, nella sua semplicità,
ha lasciato il segno in molti. Non è raro ascoltare i ragazzi di allora, diventati adulti, ricordare con
grande emozione quei giorni. E in molti hanno incoraggiato i propri figli a preparare la valigia e
accettare la proposta di una settimana, per i più piccoli qualche giorno in meno, esigente e divertente.
È don Gesualdo Purziani, l’allora assistente diocesano dell’Acr e iniziatore dell’esperienza, a dire:
“Avevamo cominciato qualche anno prima ad organizzare i campi Acr, appena è stata fondata l’acierre
anche nella nostra diocesi. Ogni estate eravamo alla ricerca di un luogo adatto, ma quando siamo giunti
a Camporege di Fabriano, praticamente non ci siamo più mossi. Nel tempo è diventata la ‘nostra’ casa
e mi capita spesso di incontrare persone che ricordano con grande piacere quelle giornate, di cui molti,
è sorprendente, ricordano anche esperienze spirituali forti, rimaste dentro”.
Ogni estate tra i quattro e i cinquecento ragazzi, hanno lasciato il mare e sono partiti. E questo per
cinquant’anni di fila, con due eccezioni causa forza maggiore: il terremoto, che ha costretto controlli e
lavori di consolidamento delle strutture e la pandemia, che naturalmente ha impedito ogni attività
comunitaria. Nella villa storica, quella della famiglia che ha donato alla diocesi fabrianese la struttura,
hanno trovato ospitalità cuochi e cuoche, la cappellina, la saletta per progettare le attività. Nella
struttura più recente, un grande edificio a due piani, la camerette a piano terra e sopra il salone e due
cameroni.
Camporege è anche luogo dall’affascinante storia. Vari sono i racconti di prodigi che la tradizione
popolare dice seguirono la venuta di San Francesco in territorio fabrianese all’inizio del XIII secolo.
Narra una leggenda, riportata anche nell’iscrizione di un’edicola posta a lato della strada da
Camporege a Valleremita, proprio all’ingresso della struttura, che S. Francesco, tentando di
raggiungere l’Eremo di Valdisasso, smarrì la via. Vedendo dunque un contadino che stava dissodando
il suo campo lo pregò di indicargli la giusta direzione. L’uomo lo volle però guidare fino all’eremo ed
essendo al ritorno preoccupato per aver abbandonato il proprio lavoro, trovò con grande meraviglia il
terreno tutto arato e i buoi riposati. Ed i luoghi legati al santo di Assisi hanno spesso accompagnato le
passeggiate, così come le vette dell’Appennino più suggestive, come il Monte Cucco, Val Sorda, il Monte
Strega. A Camporege c’è stato tutto questo e tanto altro ci sarà: i campiscuola Acr, infatti, partiranno anche quest’anno. E domenica 4 giugno in tanti diranno grazie per questi cinquant’anni, per tante altre avventure da vivere ancora.
Laura Mandolini
Registrati sul sito per leggere tutte le notizie e scarica l’app de La Voce Misena l’app da Google Play o da App Store.