Il vescovo di Senigallia ha incontrato le categorie economiche e gli imprenditori
Il vescovo di Senigallia Franco Manenti, in occasione della Festa del Lavoro del 1° Maggio, San Giuseppe Lavoratore, ha incontrato le forze economiche (imprenditori e cooperative) e sociali (sindacati) presso i locali parrocchiali della Chiesa di San Giuseppe Lavoratore, Cesanella.
Il tema dell’incontro è quello scelto dai vescovi italiani ‘Giovani e lavoro, nutrire la speranza’. E’ stato affrontato il tema della disoccupazione giovanile, statisticamente 15-35 anni, nel nostro paese pari al 25%, e nelle Marche intorno al 21%; si è parlato anche dei giovani che non studiano e non lavorano, la cosiddetta categoria dei Neet, nelle Marche sono il 19,9%, di cui il 54% disoccupati ed il resto inoccupati, cioè non in cerca di lavoro.
Purtroppo per i giovani il ritardo nell’ingresso nel mondo del lavoro comporta anche chiaramente un ritardo nelle scelte fondamentali della vita, come la scelta matrimoniale, la scelta della città e della casa dove abitare; aumenta l’incertezza nel futuro, la fiducia in se stesso ed anche nel adulti e nella società/comunità che abbiamo costruito, non più capace di accoglierli e valorizzarli.
Daniela Giuliani, tutor del Progetto Policoro, ha presentato il progetto stesso presente in 119 diocesi di Italia su 255, il progetto rappresenta l’attenzione specifica della Chiesa ai giovani a riguardo del mondo del lavoro; partito su iniziativa di don Mario Operti nel 1985 per aiutare i giovani disoccupati del Sud Italia a migliorare la propria condizione lavorativa valorizzandone i talenti e la vocazione, in molte diocesi il progetto ha dato origine a “gesti concreti” cioè nuove cooperative o piccole imprese.
Il progetto si occupa di accompagnamento, orientamento dei giovani con particolare attenzione ai loro sogni, aspirazioni e alla autoimprenditorialità.
All’incontro erano presenti Cisl, Uil, Confindustria, aziende del posto e cooperative sociali; si è parlato francamente con il vescovo del problema grave del lavoro sommerso giovanile e non solo, purtroppo molto presente nella nostra città nel settore della ristorazione.
Morena Maori, vicepresidente della coop. Casa della Gioventù, ha sottolineato come le cooperative sociali sono da sempre luoghi di coinvolgimento dei giovani, spesso mediante il percorso post studio tirocinio/servizio civile/assunzione; la motivazione è il propulsore principale, la spinta dei giovani; purtroppo quasi la metà dei posti disponibili per il servizio civile sono rimasti vacanti.
Nei colloqui di assunzione si assiste addirittura a chi chiede un lavoro in nero per non poter perdere il Reddito di Cittadinanza; d’altra parte invece si sottolinea il grande attaccamento e fedeltà al lavoro dei ragazzi stranieri richiedenti asilo avviati in progetti di inserimento lavorativo con l’aiuto delle cooperative sociali.
Giovanni Bomprezzi, direttore della Caritas Diocesana, in merito al lavoro a Senigallia ha raccontato l’esperienza delle ragazze ucraine accolte a Senigallia presso il Residence Futuro, tutte hanno imparato presto l’italiano, quindi trovato anche lavoro nella ristorazione ….. a 3,5€/ora in nero …. presto anche grazie al loro alto titolo di studio hanno denunciato i datori di lavoro.
I presenti hanno anche sottolineato d’altronde una eccessiva rigidità nelle regole di ingresso dei giovani in regola al lavoro, in particolare la necessità di anticipare le esperienze di volontariato a 14 e non a 16 anni come adesso; per il lavoro ora è possibile come tirocinio extracurriculare occorre aspettando i 16 anni e solo se inseriti in una attività inerente i propri studi.
Per la CISL, Giovanni Giovanneli, segretario di zona, menzionando i dati ANPAL sui nuovi contratti ha sottolineato che su 9946 nuovi contratti nel 2022 si sono state 6400 cessazioni (saldo positivo) di questi solo 2124 sono giovani, tra i 15 e 35 anni.
Nella filiera del turismo si assiste ad assunzioni poco credibili ad esempio di aiuto cuoco part time al 25%. A livello finanziario il Pnrr ha messo a disposizione mediante il programma GOL (Garanzia Occupabilità Lavoratori) per le Marche 22 milioni di euro, con progetti di reinserimento lavorativo, upskilling e di inclusione; per giovani NEET, programma Garanzia giovani 50 milioni €; si sottolinea l’estrema difficolta nei tempi molto ristretti di organizzare, progettare e mettere a terra progetti efficaci.
Per quanto riguarda il PTCO, ex alternanza scuola-lavoro, è un’ottima iniziativa, ma occorre gestirla meglio che sia veramente motivante per i ragazzi.
Pasquale Bencivenga, segretario UIL, ha sottolineato quanti lavori nel settore della trasformazione alimentare sono attivi solo grazie ai lavoratori di origine straniera; occorre ricreare tra i nostri giovani una cultura del lavoro anche manuale/artigiano.
Paolo Molinelli, FNP CISL, ha sottolineato quanto i social network ho stanno scippando le relazioni umane fondamentali, ci stanno scippando l’essere umano, anche il lavoro non può essere considerato una gabbia da cui fuggire anzi al contrario è la nostra grande possibilità di contribuire al bene comune, contribuire all’opera creatrice di Dio.
Il vescovo ha concluso la nostra proficua relazione ricordando la citazione di Aldo Moro (citazione originale del teologo statunitense Clarke): “Un politico è qualcuno che pensa alle prossime elezioni, mentre lo statista pensa alla generazione futura. Il politico pensa al successo del suo partito, lo statista al bene del suo Paese”, con particolare rilievo sul pensiero alla generazioni future.
Manenti ha sottolineato il grande interesse della Chiesa nella promozione ed accompagnamento dei giovani, egli stesso durante l’omelia della messa dell’Assunta (15.08.2022) e benedizione del mare aveva messo in evidenza il lavoro sommerso nelle strutture turistiche.
Un incontro franco, ricco di stimoli e senza nascondere i tanti problemi sul tappeto e che grazie ai partecipanti ci ha lasciati con preoccupazioni condivise e linee di lavoro che possono guidare anche l’azione della chiesa e la pastorale sociale della nostra diocesi.
Giovanni Spinozzi
Pastorale sociale e del lavoro – Diocesi di Senigallia