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10 anni di Storia Contemporanea

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La Prof. Rita Forlini vicepresidente dell’Associazione stila un bilancio del primo decennio di vita del sodalizio senigalliese.

Dieci candeline per l’Associazione di Storia Contemporanea, nata il 13 gennaio 2011 in un’aula dell’Università di Macerata: i 16 soci fondatori del 2011 sono nel frattempo diventati 443 (l’ultimo a iscriversi un ricercatore spagnolo) e di strada ne è stata fatta tanta e significativa, come attestano in maniera eloquente alcuni numeri: 872 iniziative pubbliche (tra convegni scientifici, giornate di studio, presentazioni, meeting etc.) promosse e realizzate; 70 pubblicazioni che sono state presentate nei diversi paesi europei e negli Stati Uniti, hanno sondato vie nuove nella ricerca storica, soprattutto in relazione alla storia politica, a quella delle donne, alla storia odeporica, a quella della storiografia e dei territori, riportando letteralmente alla luce vicende rimaste sepolte nell’oblio (su tutte, le storie delle proto elettrici italiane ed europee, dieci coraggiose maestre del 1906, della legge sulla capacità giuridica della donna del 1919 e il ruolo delle “prime donne” ad aver occupato, nei settori più disparati, spazi, ruoli e mestieri da sempre occupati dagli uomini) e proponendo ricerche in campi come la Public e Local History, destinate a successivi sviluppi. Inoltre, se le Marche hanno una loro storia durante il Novecento e se passaggi cruciali dell’età contemporanea (il processo risorgimentale, l’età giolittiana, le guerre mondiali, l’avvento della Repubblica, i movimenti pacifisti etc.) sono stati riletti e riscritti con maggiore attenzione alle suggestioni metodologiche più suggestive, molto lo si deve all’operato dell’Associazione che ha sede a Senigallia in via Chiostergi, 10.

“L’Associazione di Storia Contemporanea – afferma la vicepresidente Rita Forlini – si occupa di ricerca storica nell’arco della contemporaneità ed è imperniata su dei valori molto importanti che riguardano la gratuita, l’ascolto, l’inclusione e l’interazione. Questi principi connotano le attività di ricerca di tutti gli studiosi perché l’intento è quello di dare spazio alla conoscenza storica anche attraverso il recupero di un protagonismo molto spesso taciuto. Come la storia di genere e la storia locale che per certi versi non ha trovato una sua specifica dimensione all’interno per esempio dei manuali di storia o in generale nella conoscenza”

Questo intenso lavoro è stato attuato grazie, da una parte, a idee di fondo concrete (scrivere la storia basandosi su originali ricerche e ampie letture e con uguale attenzione alla narrazione e all’interpretazione, insegnare la ricerca storica ai giovani, ascoltando e dialogando con loro, recuperando preziosi archivi storici dall’estero e facendo della propria sede un luogo di studio e confronto aperto ogni settimana a studiosi, appassionati e cultori) e, dall’altra, al contribuito fattivo e gratuito di socie e soci. L’Associazione, inoltre, ha presentato i propri risultati alla comunità scientifica e a quella dei lettori, essendo costantemente presente nelle principali kermesse nazionali e internazionali (a partire dal Salone Internazionale del Libro di Torino), vedendo recensiti i suoi lavori dalla stampa e dalle riviste di settore e avviando qualificanti partnership con università italiane e straniere e con enti pubblici e privati. Tanti sono i progetti in cantiere per l’anno corrente, a partire dall’Alfabeto della metamorfosi digitale, un progetto strettamente connesso alla realtà complessa e continuamente cangiante dei nostri tempi.

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